Alla vigilia della festa del Santo Patrono di Piancastagnaio S.Filippo Neri è stato aperto l’oratorio dedicato al santo fiorentino animatore nel 1600 dei primi centri di accoglienza ed educazione nella Roma rinascimentale. Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte il vescovo di Sovana Pitigliano Orbetello Bernardino Giordano che ha tagliato il nastro assistito da padre Giovanni Roncari, presule emerito della diocesi, dai parroci Gianpietro Guerrini e don Francisco Xavier. Presenti le massime autorità civili e militari, con il sindaco di Piancastagnaio Franco Capocchi, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montalcino Giuseppe Rotella, le associazioni del paese, con i paggi delle quattro contrade, e la Filarmonica di Piancastagnaio Egisto Cavallucci diretta dal maestro Daniele Belloni. Il presidente della Cei Matteo Zuppi ha inviato al parroco un messaggio per la popolazione in cui ha salutato l’ evento della nascita dell’ oratorio San Filippo Neri di Piancastagnaio come "casa comune per tutti sotto lo sguardo benedicente di San Filippo Neri il Santo della Gioia". L’ edificio originariamente ex albergo, è stato acquistato dalla parrocchia con il contributo dei fondi otto per mille. La trasformazione e i lavori di ristrutturazione hanno visto la partecipazione straordinaria di tutta la popolazione, aziende e ditte che hanno generosamente donato per il completamento dell’oratorio. Da segnalare l’ attiva presenza di un gruppo di volontari e genitori vicini alla parrocchia che hanno impegnato ore e tempo libero per contribuire alla ristrutturazione dell’ edificio. Una grande opera che viene incontro alle esigenze di tutto il paese. E grande attenzione da parte di genitori che si sono fatti presenti con varie iniziative. "La parrocchia era purtroppo priva di un punto di aggregazione dove poter svolgere le attività pastorali e sociali della comunità. Ora, dopo alcuni anni di lavoro e pianificazione è giunto il momento tanto atteso. L’ oratorio San Filippo Neri-dice ancora Mons. Guerrini- e’ la casa di tutti per il futuro dei nostri giovani".
Giuseppe Serafini