MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Palio dell’Assunta, si svela il Drappellone di Francesco De Grandi

“Dipingere nella seta non è un problema, anzi, è perfetta per il tipo di tematica che devo sviluppare, a partire dalla Vergine”

Palio dell’Assunta, si svela il Drappellone di Francesco De Grandi

Siena, 10 agosto 2025 – Oggi è il giorno di Francesco De Grandi (foto in alto a destra): il suo drappellone sarà presentato nel Cortile del Podestà alle ore 19. Il secondo atto ufficiale del Palio dell’Assunta prevede la presenza, nella descrizione critica dell’opera, della critica d’arte Helga Marsala.

“Dipingere nella seta – aveva dichiarato al nostro giornale il 2 aprile scorso – non è assolutamente un problema, anzi, è perfetta per il tipo di tematica che devo sviluppare, a partire dalla Vergine. Non è un problema che mi sono posto”. E mostra di avere idee chiare anche sul rapporto, sempre particolare, fra Siena e l’artista che deve realizzare l’opera: “Sono venuto da piccolo – proseguiva De Grandi – e anche più di recente. Conosco bene Luca Pancrazzi con la sua “Made in Filandia” che ha contatti con Siena. Poi Michela Eremita è venuta a Palermo diverse volte, ci siamo trovati. Lo scorso anno ho partecipato ad una collettiva al Santa Maria della Scala. Fermo restando che se uno poi ama la pittura deve per forza visitare Siena. Inoltre apprezzo molto Cesare Brandi”. Nell’intervista del 2 aprile si cercava ovviamente di comprendere i suoi orientamenti artistici, per intuire come potrebbe essere il suo drappellone: “Guarderò in particolare l’iconografia medievale, i drappelloni più antichi. Il mio sarà un Palio che attraversa il tempo”. E pensando all’atmosfera di oggi pomeriggio, all’originalità di una presentazione che mette in conto applausi ma anche fischi: “Ho scelto una vita di fischi e di elogi. E’ il mio pane quotidiano”. E allora ci chiediamo: come sarà il cencio di De Grandi? Abbastanza spontaneo pensare ad un figurativo con molti riferimenti al passato, colori accesi e anche accenni ad un immaginario che può anche sfociare nel fantastico. E finalmente vedrà tutto dal vivo, anzi con lo sguardo di uno dei protagonisti: “Il Palio l’ho visto solo in televisione. Ho seguito le dirette, mi ha sempre affascinato. I cavalli montati a pelo, le monture… sembra di essere catapultati in un altro mondo, ma non si tratta di qualcosa di polveroso, quanto di un evento ben vivo”. Tutti interrogativi che si scioglieranno quando il drappellone sarà girato verso il pubblico, verso tutti i senesi, verso il mondo. Il Palio è una festa per sempre giovane: qui tutti hanno curiosità di sapere e vivere. Il contrario esatto del concetto di vecchiaia.