REDAZIONE SIENA

Migliori ospedali, Scotte fuori. La stoccata del direttore: “Non paghiamo enti che fanno classifiche”

Duro il commento di Antonio Barretta, direttore dell’Aou senese: “Attenzione solo alle valutazioni ufficiali, come quelle di Agenas”

Il presidente Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini alle Scotte

Il presidente Eugenio Giani e l’assessore Simone Bezzini alle Scotte

Siena, 3 giugno 2025 – E’ stata pubblicata la classifica 2024 dei top 100 ospedali d’Italia dell’Istituto Tedesco Qualità ITQF. L’AOU Senese non appare in classifica. Abbiamo interpellato il direttore generale Antonio Barretta per capire i motivi di questa esclusione.

Che accade?

“Più che un commento le fornisco un’informazione da cui trarre le sue conclusioni. Il 13 maggio ho ricevuto, da un referente dell’Istituto Tedesco Qualità ITQF, una comunicazione con cui venivo informato che “la Sua struttura è stata inclusa nella seconda edizione della guida “Ospedali di Eccellenza”, a cura dell’Istituto Tedesco Qualità ITQF. Saremo lieti di inviarLe una proposta economica personalizzata e non vincolante per l’utilizzo del marchio“”.

L’AOU Senese ha richiesto una proposta economica?

“No, non ho dato seguito alla richiesta. Non rientra nella politica aziendale dell’AOU Senese pagare gli enti che stilano classifiche. Il valutatore dovrebbe essere un soggetto terzo e indipendente rispetto al valutato. Se il valutato paga il valutatore mi pare che venga meno l’indipendenza del secondo”.

Antonio Barretta, direttore generale delle Scotte
Antonio Barretta, direttore generale delle Scotte

Ha compreso come è stata stilata la graduatoria dei primi 100 ospedali?

“Ho consultato il sito dell’Istituto Tedesco Qualità ITQF per comprendere la metodologia adottata per la costruzione della graduatoria ma non c’è alcuna informazione a riguardo, solo un link “metodologia” da cui è possibile trarre informazioni molto generiche. Dall’esame dei giudizi che riguardano la nostra Azienda nei 6 ambiti di valutazione di dettaglio presi in considerazione in 5 di questi conseguiamo un punteggio fra ottimo ed eccellente. Inspiegabilmente, nella top 100 compaiono alcune aziende sanitarie che non risultano nemmeno citate in più di una classifica di dettaglio in cui, invece, l’AOUS è presente”.

Quindi, cosa si sente di dire ai cittadini e ai vostri pazienti?

“La redazione di classifiche in ambito sanitario costituisce un’attività estremamente delicata: dovrebbe garantire ai pazienti informazioni affidabili per indirizzarli verso le migliori strutture di cura e fornire alle aziende sanitarie indicazioni valide per migliorarsi. Quindi, è fondamentale che i sistemi di valutazione adottati per creare le classifiche siano trasparenti e solidi e che i soggetti valutatori siano terzi. Suggerisco ai nostri pazienti di prestare attenzione solo alle valutazioni ufficiali predisposte da soggetti autorevoli e terzi che adottano sistemi di valutazione trasparenti e solidi. La nostra Azienda guarda con grande attenzione alle elaborazioni dell’Agenas e del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna per comprendere il suo posizionamento e, soprattutto, per indentificare le aree su cui intervenire per migliorarsi. Nell’ultima valutazione dell’Agenas l’Aous è fra le 13 migliori aziende ospedaliero-universitarie italiane e, con riferimento a quelle con meno di 700 posti letto, tra le prime 4. Le classifiche lasciano il tempo che trovano salvo non siano davvero in grado di fornirci indicazioni puntuali per fare sempre meglio”.

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