“Rischi di morire con tuo figlio”, 5 anni alla cartomante. Solo un modo per spillare soldi

Siena, 9 luglio 2025 – Conoscere il futuro. Sapere se ci sarebbe stata serenità nella propria famiglia. Soprattutto se i figli potevano diventare delle eccellenze. Che è poi il desiderio di ogni madre. Da una banale curiosità, dopo aver visto un’inserzione su facebook, era rimasta avviluppata dai ’tentacoli’ di una cartomante a cui aveva versato in anticipo 20 euro facendo una ricarica della posta pay. Arrivando a versarne complessivamente circa 6mila, una volta finita nel vortice delle richieste di denaro per evitare presunti disastri in famiglia. Non era la prima volta che la cartomante, che vive in provincia di Arezzo, usava questi giochetti. Tanto che si trova tuttora in detenzione domiciliare speciale per fatti simili a quelli compiuti a Siena nel 2021. E per i quali è stata condannata ieri a 5 anni e 3 mesi per tentata estorsione, truffa aggravata e molestie telefoniche. Il pubblico ministero aveva chiesto per la donna, difesa dall’avvocato Francesca Martini, una pena di otto anni. La parte offesa, che ha sempre seguito il processo anche con la sua legale Nadia Funari, non si era comunque costituita parte civile.

La cartomante diceva di essere dotata di poteri speciali. Che le avevano consentito di prevedere anche una sciagura per il figlio della cliente senese. Le aveva raccontato infatti di aver fatto un sogno, vedeva il figlio coinvolto in un grave incidente stradale.Ma si poteva evitare grazie ad un rito propiziatorio che sarebbe servito ad allontanare il pericolo. Non si sarebbbe mai perdonata se fosse accaduto qualcosa al suo ragazzo, così la cliente aveva caricato 300 euro sempre su una posta pay che sarebbe poi risultata intestata, così sosteneva l’accusa, al compagno della cartomante. Non era finita qui. Nell’incidente sognato dalla maga sarebbe stata coinvolta anche una donna, probabilmente la cliente stessa della cartomante. Servivano altri 300 euro per scongiurare anche tale infausta eventualità. Ed altre 500 per aiutare il giovane a sfondare nell’attività sportiva che svolgeva. Quando la donna alla fine le aveva detto ’no’ aveva ricevuto fino ad 89 messaggi in un solo giorno. Da qui alla denuncia il passo era stato breve, ieri la condanna per tutti i reati.