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Calci e pugni in strada all’ex. Salvata da una passante. L’uomo viene arrestato

Da qualche settimana non le dava pace. Rotto anche il suo portone di casa. Il gip lo libera ma dispone il braccialetto elettronico e che resti a 500 metri.

Notte movimentata anche per i carabinieri che hanno riportato a casa la donna aggredita dall’ex trovando lì l’uomo. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale

Notte movimentata anche per i carabinieri che hanno riportato a casa la donna aggredita dall’ex trovando lì l’uomo. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale

di Laura ValdesiSIENABotte e schiaffi alla ex, che continuava a perseguitare dopo la fine della relazione. Quasi un mese che la donna viveva nella paura. Nel timore che entrasse di nuovo in casa come quando, qualche settimana fa, aveva rovinato il portone d’ingresso per riuscire a vederla. Un crescendo. Finché una discussione in strada ad Abbadia San Salvator con la donna, giovedì scorso dopo cena, condita anche in questo caso di botte, era stata vista da una persona che aveva soccorso la vittima. Poi il racconto ai carabinieri. Alla fine l’uomo, originario di Abbadia San Salvatore, 49 anni, qualche ora più tardi era stato arrestato per stalking, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Perché aveva spintonato i militari della locale Tenenza che gli impedivano di avventarsi nuovamente contro la ex. L’uomo, difeso dall’avvocato Emiliano Bianchi, si è presentato lunedì davanti al gip Sonia Caravelli che ha convalidato la misura, rimettendo in libertà il 49enne. Che deve comunque restare a una distanza di 500 metri dall’ex e dai luoghi che frequenta, oltre a portare il braccialetto elettronico. Non potrà chiamarla, né comunicare con lei. In più ha l’obbligo di presentarsi alle forze dell’ordine.

Una violenza assurda quella usata contro la donna, ha ricostruito la procura, forse a causa della gelosia. Fatto sta che la discussione in strada, finita con le botte alla ex, sarebbe stata solo la punta dell’iceberg. Già a metà giugno, infatti, aveva fatto irruzione in casa dell’ex, danneggiando il portone. L’aveva presa per i capelli, costringendola a restare dentro l’abitazione. Poi una pioggia di schiaffi e pugni, botte assestate anche con gli stivali della donna. Qualche giorno dopo si era presentato di nuovo sotto casa, gridando. Finché il 10 luglio scorso aveva perso il lume della ragione. C’era stata la lite in strada. Ancora botte. Fortuna aveva voluto che una macchina passasse di lì, la persona al volante si era fermata per andare in soccorso della malcapitata. Grazie a quest’ultima era riuscita a confidarsi raccontando ai carabinieri l’odissea in cui era finita. E quando era tornata a casa, accompagnata dall’Arma poiché temeva nuove incursioni, il 49enne in effetti era proprio lì. La macchina dei carabinieri aveva richiamato l’attenzione di chi vive nella zona. E fatto salire la rabbia dell’uomo che per gettarsi ancora addosso alla ex aveva finito per mandare in ospedale un militare. Nulla di grave, tre giorni di prognosi per lui, cinque invece per la donna che era piena di lividi. Il suo ex è accusato anche di violenza privata, oltre appunto che di lesioni aggravate e stalking.