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Asti, zampata di Atzeni. Vince con il suo cavallo: "Ho giocato tutte le carte"

Sul grigio Anacleto regala il successo a Don Bosco, dopo 29 anni di digiuno. Secondo è Guglielmi su Vanadio. Tanti imprevisti nelle tre batterie.

Tra i più temuti Carilbom, terzo scosso

Tra i più temuti Carilbom, terzo scosso

di Laura ValdesiSIENA"Dedica per la vittoria? A chi mi sta vicino, a chi crede in me. E a questo borgo di persone fantastiche che stasera (ieri, ndr) hanno raccolto quando seminato in questi anni", dice Giovanni Atzeni. Felicissimo per aver regalato il successo nel palio di Asti a Don Bosco. Dove correva dal 2017. "Ti dico la verità, mi ero quasi un po’ arreso perché i risultati non venivano. Ma loro hanno insistito, ci hanno creduto. Abbiamo lavorato a testa bassa tutto l’inverno. Una soddisfazione unica, dopo 29 anni che l’attendevano", aggiunge il fantino. Che ha fatto vedere anche in piazza Alfieri – c’erano tantissimi senesi, le dirigenze al gran completo, tanti sono partiti il sabato pomeriggio per raggiungere il Piemonte – l’autorevolezza raggiunta in questa fase della carriera. Nel fare il palio a terra insieme alle dirigenze e, naturalmente, a cavallo. Al di là dei commenti velenosi subito apparsi sui social senesi. Il 2025 passerà comunque alla storia per Atzeni come l’anno in cui ha trionfato con i mezzosangue di scuderia a cui dovrà proprio fare un bel regalo. Prima infatti nel Palio di Provenzano sul debuttante Diodoro nell’Oca, ieri ad Asti sul grigio Anacleto, 9 anni. Cresciuto all’Arbia, ha mietuto successi in ippodromo, il figlio di Desert Prince e di Murra di Gallura. "Ci credevo tanto in lui, anche se c’erano altri cavalli. Stessa grinta di Piazza? La voglia di vincere, quando fai il fantino, c’è sempre", ribadisce Atzeni aggiungendo di essersi giocato "ogni carta, diciamo senza mezze misure. Gli dovevo vincere per forza questo palio, si arriva ad un bivio per cui bisogna riuscirci. E l’abbiamo fatto". Smentita dunque l’intelligenza artificiale che, interrogata ore prima della corsa, aveva previsto, secondo un articolo apparso su ’La Voce di Asti’, che Atzeni era il favorito ma sarebbe stato battuto da Giuseppe Zedde.

Non è stato un percorso semplice, in realtà. Si è iniziato con una sorpresa, il cambio di alcuni cavalli. Ecco Dubbio per Silvano Mulas in Montechiaro dalla scuderia di Valter Pusceddu: ironia della sorte quest’ultimo con il potente Arraju (San Secondo) non è approdato in finale. Dubbio invece sì anche se poi è stato ritirato per decisione della commissione veterinaria. Il palio se lo sono infatti conteso in otto. Un altro mezzosangue cambiato entro i tempi consentiti è stato per Michel Putzu (Nizza): Bosea. E nel Tanaro, montato da Federico Arri, è arrivato Divino Amore, portato ad Asti da Atzeni insieme ad Anacleto. L’antipasto di una giornata complessa anche per il mossiere Andrea Calamassi che ha dovuto comminare richiami e far partire nella terza batteria alcuni cavalli da dietro. Vedi Alessandro Cersosimo (Baldichieri) e Antonio Mula (Moncalvo), quest’ultimo caduto in una mossa falsa per via del canape e controllato dai sanitari: tutto ok. Ritirata, sempre nella terza batteria, decisamente la più travagliata, anche Zia Zelinda (San Marzanotto), montata da Alessio Migheli che non l’ha presa bene. Batteria, la terza, da cui accedono alla finale Arri (Tanaro), Giuseppe Zedde su Aiò de Sedini (San Lazzaro) e Putzu (Nizza).

Prima batteria di qualificazione da batticuore che dà l’accesso alla finale ad Antonio Siri (Torretta) su Chimera, a Federico Guglielmi su Vanadio (San Damiano) subentrato all’ultimo tuffo a Stefano Piras, infine Dino Pes su Borghesia. Che ha lottato con la consueta grinta. Fuori per un soffio dopo aver dominato in avvio la batteria Carlo Sanna su Alba solare (San Silvestro). Nella seconda batteria Atzeni prova a prendersi vantaggi alla mossa, facendo vedere quanto è determinato a vincere. Successo facile, quando è buona, per Adrian Topalli (Santa Caterina) su Carilbom che va in finale con Atzeni (Don Bosco) e Mulas su Dubbio, poi ritirato su indicazione della commissione veterinaria. Se la giocano dunque questi ultimi tre fantini insieme ad Arri, Zedde, Putzu, Pes, Siri e Guglielmi. Quando è buona Atzeni ed Anacleto subito in testa, dietro a tallonarlo senza mai riuscire ad insidiarlo Guglielmi, giunto secondo con Vanadio. Per lui un fine stagione meno amaro, stante la squalifica di entrambi i Palii a Siena, già scontata. Terzo lo scosso di Santa Caterina, Carilbom.