
Grande preoccupazione per Niccolò Volpini, sindaco di Abbadia San Salvatore
E’ tornato! Incredibile ma vero: Saluk Mancin, 45enne polacco, pluri-giudicato, espulso per "motivi di sicurezza dello Stato", è ad Abbadia San Salvatore. Là dove ha consumato una serie di reati, là dove ha oltraggiato, ferito, carabinieri, là dove, per molti anni, cittadini e istituzioni hanno percorso tutte le strade per ottenere l’allontanamento. Dopo sollecitazioni istituzionali -ne sa qualcosa l’ex sindaco Fabrizio Tondi- dopo una minaccia di iniziative popolari, tra queste una petizion, per i cittadini, la comunità, di Abbadia San Salvatore sembrava il tutto sembrava un brutto ricordo. Archiviato, dimenticato. Invece lui, Saluk, è tornato e par sia stato subito "protagonista" di un episodio con conseguente denuncia presentata ai carabinieri. L’oggetto è il rilevamento di danni perpetrati in danno della fioriera- sbarra- che delimita la ZTL di via Roma. E’ stata rovinata, il comune ha presentato denuncia, contro ignoti. ai carabinieri che indagano.Il primo sospettato è Saluk. Saranno le immagini delle telecamere di sorveglianza , poste proprio sul posto, a poter dare una risposta certa a chi deve essere attribuita la responsabilità del fatto. Un episodio, non il primo, che ha fatto, di nuovo, salire la tensione tra i cittadini. Si teme che si torni al passato, alle violenze, alle minacce, che questo polacco ha consumato -c’è una lunga serie di condanne a suo carico per questi episodi- non solo ad Abbadia San Salvatore ma anche in zone limitrofe. Il sindaco Niccolò Volpini si è già attivato sia per avere chiarimento sul ritorno di Saluk sia per chiedere, al momento in modo informale, se vi sono nuovi provvedimenti di espulsione che possano colpire a breve il polacco. Nulla è dato a sapere sul tema.. Di certo, ha sottolineato il sindaco., tra Saluk Mancin e la popolazione di Abbadia esiste una irremovibile incompatibilità. Troppi gli altri di violenza del polacco che, in passato, era, addirittura, abituato a camminare per strada impugnando un corpo contundente. Insomma una storia lunga quasi dieci anni che dopo una "tregua" è tornata di attualità. Tra i cittadini, tra gli uomini delle forze dell’ordine, è tornata a salire la tensione per la presenza in paese di un soggetto imprevedibile capace di alternare momenti di tranquillità ad altri di spaventosa violenza. Basti ricordare, uno per tutti, l’episodio della rissa in un pubblico locale che culminò con il ferimento di tre carabinieri. Erano intervenuti per il ripristino della calma, vennero aggrediti subendo molteplici ferite. Un decennio, poco meno, di contenzioso che pareva esser chiuso. Pareva perché ora si è aperto un nuovo capitolo.