MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Abbadia, frana di via Remedi. I fondi per il primo intervento

Dalla Regione arriverà un finanziamento di 1 milione e 400mila euro che verrà deliberato entro fine mese. Servirà per una palificazione di cemento armato nell’area della faglia. Non sarà risolutivo ma la rallenterà.

Un problema annoso che. attanaglia il comune di Abbadia San Salvatore quello della frana. di via Remedi: il terreno scivola due centimetri all’anno

Un problema annoso che. attanaglia il comune di Abbadia San Salvatore quello della frana. di via Remedi: il terreno scivola due centimetri all’anno

di Massimo CherubiniDopo anni di monitoraggio per il grosso movimento franoso che investe l’area di via Remedi, nella zona sud di Abbadia San Salvatore, arriva un primo, importante, intervento per contenerlo. Non sarà risolutivo, ma importante per rallentarlo. Un cedimento verso valle lento, due centimetri all’anno. Ma implacabile che ha portato a varare un piano di Protezione Civile, tuttora valido, per eventuali evacuazioni.

Dalla Regione è in arrivo un finanziamento di milione e 400mila euro. Dovrebbe essere deliberato entro fine mese. Subito dopo potrà partire l’iter per realizzare il progetto esecutivo, fatto dal Comune, per questo primo intervento. E’ prevista la messa in opera di una palificazione in cemento armato nell’area della faglia. E’ poco distante da via Remedi, si trova a breve distanza dal cimitero, a "Buca delle Fate". La grossa frana si muove ad una profondità di cento metri e parte da questa zona. L’importante individuazione di dove la terra scivola verso valle si deve, come accennato, al quotidiano monitoraggio avvenuto per quasi un ventennio, con intervento di esperti e studiosi del settore. Il monitoraggio ha consentito di individuare proprio da dove prende il via la frana. E ora arriva il primo intervento che non la fermerà ma la rallenterà. Il progetto prevede la realizzazione di una robusta palificazione in cemento armato. Arriva l’importante finanziamento, gli uffici tecnici del Comune, che possono operare come stazione appaltante, sono pronti ad avviare le procedure. Poter operare come stazione appaltante significa ridurre i tempi per le procedure delle gare di appalto e la successiva assegnazione dei lavori. Se non ci saranno intoppi verso la metà del prossimo anno i lavori potranno iniziare. Un primo intervento, importante, ma non risolutivo. Ci vorranno ancora molti soldi per procedere nella fortificazione della falda. E anche molto tempo per fermare questa frana che da anni tiene in apprensione decine di famiglie. Per questi cittadini ogni giorno il pensiero corre al "pericolo geologico", ogni giorno vanno a verificare gli strumenti che rilevano il movimento della terra dove insiste la loro abitazione. Tante persone che convivono con la paura, con la consapevolezza della pericolosità di questa grossa frana. Il primo intervento, pur non risolutivo, è quindi assai atteso.