
Porte chiuse di notte all’ospedale di Abbadia San Salvatore
Interventi per la sicurezza del personale, interventi per la sistemazione del tetto. Le strutture della Asl di Abbadia San Salvatore sono interessate da eventi atmosferici e da provvedimenti di prevenzione. Partiamo da questi ultimi, in particolare delle "porte chiuse" all’ospedale dalle 22 della sera alle 6 del mattino. "Nell’ambito di interventi volti a incrementare la sicurezza degli operatori che lavorano all’interno dell’ospedale di Abbadia San Salvatore, si è ritenuto – si legge nella nota della Asl – necessario procedere alla chiusura notturna della porta di accesso principale (dalle 22 alle 6). La porta è automatica e le aperture e chiusure sono gestite da personale presente h24; in orario notturno la porta viene aperta agli utenti, che devono accedere al Pronto Soccorso o ai reparti, su chiamata tramite citofono posto fuori dall’ingresso principale. L’accesso in emergenza al Pronto Soccorso è garantito da un altro percorso che passa attraverso la camera calda".
Mentre all’ospedale gli accessi vengono messi (per giusta prevenzione) sotto osservazione, alla Casa di Comunità in piazzale Michelangelo è la pioggia a condizionare, temporaneamente, i servizi. Dal tetto, in fase di ricostruzione, la pioggia è penetrata su alcuni ambulatori. Infiltrazione d’acqua che, comunque, hanno garantiti i servizi.
"La Direzione di Zona Distretto Amiata Senese e Val d’Orcia, Valdichiana Senese comunica che sono state effettuate le verifiche da parte dei tecnici dell’Asl Toscana sud est relativamente alle infiltrazioni d’acqua registrate ieri nella struttura che ospita la Casa di Comunità di Abbadia San Salvatore".
E ancora: "A seguito del suddetto sopralluogo, la Direzione di Zona ha confermato la chiusura precauzionale degli ambulatori che hanno registrato i maggiori disagi. Si conferma – conclude l’Asl – la regolare erogazione delle attività socio-sanitarie rivolte alla cittadinanza".
Fattori di sicurezza preventiva, eventi legati ad eventi climatici. Ma tutto ciò che investe l’ospedale e le attività sanitarie fa scattare una sorta di immediata preoccupazione legata al timore che questo presidio ospedaliero non lo si voglia rendere autonomo come prevede la legge. E’ un ospedale di prossimità, in una zona disagiata. La legge ne vuole la loro stabilizzazione e autonomia. Per ora, nonostante i numeri importanti dei servizi sanitari praticati, ci sono delle mancanze di personale di fondamentale importanza.