
L'emicrania, un dolore che si caratterizza per una sede o destra o sinistra di medio-forte intensità, molto spesso costringe il paziente a stare in ambiente isolato (foto iStock)
Firenze, 12 maggio 2025 - Cefalea, mal di testa, emicrania. Termini usati spesso come sinonimi, ma molto spesso impropriamente. A fornire una spiegazione sulle diverse forme di mal di testa è il dottor Francesco De Cesaris, dirigente medico del Centro Cefalee e Farmacologia Clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, nel podcast Sanità in pillole. Emicrania (con e senza aura), cefalea tensiva e cefalea a grappolo. Ecco le differenze spiegate dal professore.
La cefalea, spiega il dottor De Cesaris, indica solamente in generale il mal di testa. "Non è una diagnosi, ma solo un sintomo. La diagnosi viene posta in base alla storica clinica, l'anamnesi che raccoglie le caratteristiche del dolore. Le forme di mal di testa che noi osserviamo più spesso nella pratica clinica sono l'emicrania, che è un dolore che si caratterizza per una sede o destra o sinistra di medio-forte intensità, che molto spesso costringe il paziente a stare in ambiente isolato, al buio, perché anche il movimento gli peggiora il dolore, accompagnandosi a nausea".