Remy Morandi
Salute

Emicrania, come si presenta

Per curarla è necessario fare una accurata anamnesi che permetta di formulare una diagnosi corretta, visitare il paziente ed eventualmente prescrivere accertamenti per poi procedere a terapia

Per curare un paziente affetto da emicrania (e da cefalea in generale) è necessario fare una accurata anamnesi (foto iStock)

Per curare un paziente affetto da emicrania (e da cefalea in generale) è necessario fare una accurata anamnesi che permetta di formulare prima di tutto una diagnosi corretta (oggi sono classificate oltre 100 forme diverse di cefalea), visitare il paziente ed eventualmente prescrivere degli accertamenti per poi procedere all'impostazione di una terapia. 

L’emicrania si caratterizza per attacchi dolorosi di durata compresa (se non trattati) nell’adulto fra le 4 e le 72 ore, solitamente localizzati a un lato della testa, di tipo pulsante – martellante, di forte intensità, peggiorati dall’attività fisica (anche semplicemente dal chinarsi per raccogliere un oggetto o dal camminare), accompagnati da nausea e/o vomito, fastidio alla luce e/o ai rumori. Il dolore può essere preceduto da disturbi neurologici reversibili (visivi, della sensibilità, della parola, dei movimenti). 

L’emicrania ha un picco di prevalenza fra i 15 e i 50 anni di età, periodo nel quale le donne sono colpite in numero tre volte maggiore rispetto agli uomini. L’emicrania rappresenta però un serio problema anche nei bambini e negli ultracinquantenni, fino alle fasce più anziane della popolazione. 

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