
Il team di Ginecologia dell'Aoup
Pisa, 6 luglio 2025 – Nessun intervento chirurgico, una procedura veloce in day surgery e il fibroma “muore”. E’ la nuova tecnica di miolisi a radiofrequenza, un trattamento ultramininvasivo per i fibromi uterini, di cui l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana è uno dei centri italiani in prima linea, grazie alla sinergia tra Andrea Panattoni, lo specialista che effettua la nuova procedura e Tommaso Simoncini, direttore dell’unità operativa Ostetricia e ginecologia 1, che ne spiega i vantaggi.
Professore, ci spieghi come funziona questa tecnica.
“Si tratta di una procedura che consente di distruggere i fibromi uterini tramite una sonda che emette energia termica, riducendone il volume e i sintomi correlati, permettendo di evitare interventi chirurgici tradizionali che praticano incisioni sull’addome. Il fibroma viene devitalizzato e reso inoffensivo, si necrotizza naturalmente fino ad essere riassorbito”.
Che problemi possono dare i fibromi in termini di qualità della vita?
“Sono una patologia benigna comune ma spesso molto invalidante. La presenza di fibromi uterini determina disturbo del ciclo, anemizzazione, dolore pelvico e infertilità. E’ una patologia molto diffusa di cui soffre almeno il 50% della popolazione femminile tra i 45 e i 50 anni, e ci sono numerose richieste di interventi”.
La procedura vale per tutti i casi?
“Per la conformazione e la dimensione dei fibromi, non tutti possono essere “bruciati” in questo modo: la tecnica è efficace per formazioni non superiori agli 8 centimetri circa”.
Quanto dura la procedura e che tempi di ripresa ci sono?
“Si effettua in ricovero giornaliero, dura pochi minuti e si può tornare a casa alcune ore dopo, con una notevole riduzione del dolore post-operatorio e dei rischi di complicanze. Da sottolineare il fatto che per molte donne i fibromi rappresentano un ostacolo alla ricerca o al compimento dei una gravidanza, in questo modo è possibile facilitare il progetto di una nuova vita”. I tempi di attesa, punto dolente di molti interventi chirurgici, vengono semplificati?
“Sicuramente c’è un notevole snellimento delle liste di attesa: per chi può effettuare la miolisi grazie alla velocità di esecuzione, e per chi non può farlo ma che vede comunque un assottigliamento delle persone in lista, che vengono “dirottate” a questa nuova procedura. Ci tengo a ringraziare il dottor Andrea Panattoni, che guiderà il nostro programma di miolisi e tutta l’equipe di sala operatoria, dagli anestesisti al personale di sala, che come sempre ci segue con entusiasmo in tutte le proposte di innovazione chirurgica”.