
Il reparto è guidato dal dottor Massimo Fedi
Pistoia, 24 giugno 2025 – Nel cuore dell’Azienda Usl Toscana Centro, il Centro di Chirurgia Epatobiliare dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia si è consolidato negli ultimi anni come un polo di eccellenza per il trattamento delle patologie epatiche. Il reparto, guidato dal dottor Massimo Fedi, assiste pazienti provenienti da tutta la Toscana e da regioni limitrofe. Il centro opera in sinergia con il Dipartimento Chirurgico, diretto dal dottor Michelagnoli, e con la Direzione Sanitaria del presidio, affidata alla dottoressa Di Renzo, e ha recentemente avviato una proficua collaborazione con il Centro trapianti di Pisa, diretto dal dottor Ghinolfi.
Dottore, ci spiega in cosa consiste l’attività del vostro centro?
“Il nostro centro si occupa della gestione chirurgica delle patologie epatiche, dal sospetto diagnostico alla fase post-operatoria. Ogni paziente è seguito da un’équipe multidisciplinare: chirurghi, oncologi, gastroenterologi, anestesisti, radiologi, dietisti, fisioterapisti e infermieri. Ad esempio, il giovedì mattina raccogliamo tutte le valutazioni cliniche necessarie in una sola seduta preospedaliera. Questo approccio garantisce percorsi di cura su misura e coordinati”.
Quali patologie trattate più frequentemente?
“Predominano le metastasi epatiche, ma operiamo anche casi di neoplasie primitive e patologie epatobiliari complesse. Ogni caso viene discusso nel Gruppo Oncologico Multidisciplinare (Gom), con il contributo di specialisti di tutti gli ospedali dell’Usl Toscana Centro, per individuare l’approccio più efficace – chirurgico, chemioterapico o radiologico-interventistico”.
Quanti interventi eseguite ogni anno?
“Effettuiamo stabilmente oltre cento interventi di chirurgia epatica all’anno, raggiungendo lo standard di Centro ad alto volume, riconosciuto a livello internazionale. Negli ultimi cinque anni l’attività è in crescita costante e, oltre alla provincia di Pistoia, accogliamo pazienti da altre regioni per interventi altamente specialistici”.
Come vi collocate nella rete regionale?
“Pistoia rappresenta uno dei principali centri toscani per la chirurgia epatica. Siamo, infatti, il terzo centro regionale per volume di interventi. Partecipiamo attivamente alla definizione dei Pdta per l’epatocarcinoma e collaboriamo con l’intera rete regionale, inclusa la collaborazione con il Centro trapianti di Pisa, diretto dal dottor Ghinolfi, per la gestione dei casi più complessi”.
Quali tecnologie utilizzate in sala operatoria?
“Disponiamo di attrezzature avanzate: strumenti ad energia, ecografia intraoperatoria con contrasto, dispositivi a cavitazione ultrasonica, radiofrequenza, microonde e laparoscopy in HD, 4K e 3D. In fase preoperatoria usiamo software per ricostruzione 3D e tecniche come il verde indocianina per analizzare funzionalità e volume epatico”. Siete coinvolti in progetti di ricerca?
“Sì, partecipiamo a registri e studi nazionali e internazionali – tra cui Livermet Survey, I GROWtoH Project, Iron – e a progetti multicentrici su metastasi non colorettali e chirurgia epatobiliare negli anziani”.
Avete attivato la chirurgia robotica?
“Ancora no, ma confidiamo che l’azienda sanitaria colmerà presto questo gap. L’arrivo di un sistema robotico, unito alla nostra esperienza e al lavoro sinergico del team – sul modello organizzativo supportato da dott. Michelagnoli e dottoressa Di Renzo –, rappresenterebbe un notevole valore aggiunto nelle cure epatiche”.