GABRIELE MASIERO
Salute

La mini protesi che si assorbe, è la senologia del futuro: a Pisa il primo intervento sperimentale al mondo

Manuela Roncella ha presentato lo studio al congresso nazionale di settore: “Oltre 370 iscritti, un vero record di presenze con relazioni di altissimo livello”

Un intervento chirurgico (foto iStock)

Un intervento chirurgico (foto iStock)

Pisa, 20 giugno 2025 – Parla pisano il primo intervento sperimentale al mondo che permette di impiantare nel seno della paziente una mini protesi riassorbibile. Lo studio è stato presentato nei giorni scorsi al nono congresso nazionale della Società Italiana dei chirurghi senologi (Anisc) svoltosi a Pisa e a presentare il contributo è stata la dottoressa Maria Donatella Mariniello del centro senologico dell’Aoup. “E’ il primo intervento condotto sull’uomo di questa metodologia sperimentale e i risultati sono molto incoraggianti”, annuncia Manuela Roncella, direttore dell’unità complessa di senologia dell’Aoup e promotrice del congresso a coronamento di un percorso professionale che ha reso Pisa un’eccellenza di livello internazionale.

Il congresso ha radunato i maggiori esperti del settore: centinaia di professionisti che hanno acceso un focus sule attività delle breast unit in Italia e in Europa?

“E ha chiarito che la senologia, spesso considerata una disciplina ancillare rispetto alla chirurgia generale, è invece costituita da professionisti non solo capaci ma anche molto impegnati nella ricerca scientifica e con contributi di primissimo livello che avranno ripercussioni negli anni a venire”.

Manuela Roncella, direttore dell’unità complessa di senologia dell’Aoup
Manuela Roncella, direttore dell’unità complessa di senologia dell’Aoup

C’è un aspetto del congresso che l’ha colpita più di altri?

“Il clima amichevole e di leale collaborazione tra professionisti. C’erano 375 iscritti: un vero successo per il record di presenze ma anche per l’altissimo livello degli interventi dei relatori italiani e internazionali. Il momento più alto si è raggiunto con la lettura, arrivato da Los Angeles, di Armando Giuliano, maestro della chirurgia senologica e padrino del linfonodo sentinella, incentrata sul cambio di gestione della chirurgia ascellare. Tutte le sessioni sono state molto partecipate e apprezzate: si è parlato di tecniche della mastectomia nipple-sparing (ovvero l’intervento che prevede la rimozione della ghiandola mammaria, preservando la pelle, l’areola e il capezzolo) e della ricostruzione mammaria, di prevenzione e gestione delle infezioni, di esiti oncologici ed estetici e si è fatto il punto sui linfomi insorti sulla capsula protesica”.

Il suo impegno non si ferma agli aspetti clinici, ma ha contribuito a portare sul canale dei Navicelli il progetto Dragon Boat per la riabilitazione post chirurgica delle pazienti.

“Accompagnare le donne nella riconquista della propria fisicità e nel rapporto con gli altri è un aspetto altrettanto fondamentale per recuperare un complessivo benessere psicofisico. Il Dragon Boat è una speciale grande canoa per fare sport all’aria aperta e socializzare. All’interno dei centri senologici, a Pisa come altrove, è determinante il contributo delle associazioni di volontariato ed è giusto portare all’esterno delle strutture cliniche queste forme di collaborazione. Continuerò a farlo”. Qual è lo stato di salute della senologia italiana?

“L’Italia non solo non sfigura ma riveste un ruolo significativo su scala internazionale. Sotto il profilo clinico i nostri professionisti sono ormai unanimemente riconosciuti anche all’estero. Dobbiamo però crescere nell’evoluzione gestionale e superare le forti disomogeneità del Paese”.