
Sabato prossimo alle 18, pasticceria di via Roncioni. Ecco data e luogo che l’avvocato Francesco Magnini ha indicato per l’illustrazione...
Sabato prossimo alle 18, pasticceria di via Roncioni. Ecco data e luogo che l’avvocato Francesco Magnini ha indicato per l’illustrazione del "progetto Nuova Ambrosiana", con la possibilità per i presenti di dispensare suggerimenti ed osservazioni. Magnini, rappresentante ideale del gruppo di ex-giocatori ed educatori dell’Ambrosiana che sognano di ricostituire lo storico club pratese di calcio giovanile (che negli anni ‘60 ebbe tra le proprie fila anche un giovanissimo Paolo Rossi) ha invitato gli interessati a presentarsi all’indirizzo indicato per fare il punto sul percorso che nelle intenzioni dei promotori dovrà portare alla ricostituzione della società riprendendo il filo idealmente interrotto nel 2004. L’"Asd Nuova Ambrosiana Polisportiva Soccorso" (questo il nome scelto dai promotori) aveva inviato poche settimane fa al comitato toscano della Figc Lnd una bozza dello statuto societario, ma restano ancora diversi nodi da sciogliere definitivamente (campo sportivo e sede legale in primis) e non è detto che alla fine la Nuova Ambrosiana non possa optare per le competizioni Uisp. C’è il sogno di coinvolgere nel progetto anche la Capp Plast, l’azienda che per anni fu sponsor dell’Ambrosiana, per ricostituire la sinergia. E sul gruppo Facebook nel quale aveva lanciato mesi fa l’idea di ricreare l’Ambrosiana, Magnini ha pubblicato anche una bozza delle nuove maglie: l’idea in tema di colori sociali è quella di riproporre il "classico" nerazzurro che fu (tant’è che Magnini aveva scritto all’Inter, poco più di un mese fa) ma per adesso è stato proposto un modello di colore giallo che potrebbe essere messo in vendita per raccogliere fondi. Potrebbe quindi trattarsi non di una maglia da indossare sul campo, ma di una t-shirt per celebrare la (ri)nascita del club. Saranno le prossime settimane, ad ogni modo, a dare riferimenti più precisi.
"Sull’aspetto prettamente calcistico dobbiamo ancora valutare tante cose a partire dalle disponibilità economiche fino alla disponibilità delle persone ad occuparsi delle singole squadre – ha scritto Magnini - non ultimo il numero di atleti che saranno disposti a fornirci le loro prestazioni sportive. Diciamo che il cantiere è aperto, così come è aperto il reclutamento: vogliamo fare attività di base, inclusiva in ogni senso".
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