Prato, 25 settembre 2025 – L’hanno chiamata al telefono sostenendo di essere carabinieri (e fornendo il nome di un militare realmente esistente) e le hanno riferito che il figlio aveva avuto un incidente e che sarebbe dovuto comparire di fronte al giudice entro 40 minuti. Si tratta dell’ennesima truffa che viene tentata ai danni di una anziana, pratese di 85 anni, che era pronta a consegnare ai malviventi tutto quello che aveva in casa, 500 euro più diversi gioielli per un totale di 12.000 euro, credendo di aiutare il figlio. Per fortuna, il raggiro è stato scoperto tanto che le forze dell’ordine hanno arrestato uno dei balordi, un giovane di 19 anni di Napoli.
A riferire l’episodio è il procuratore Luca Tescaroli che, in una nota, ha specificato come la procura abbia chiesto al gip “la convalida dell’arresto per il truffatore” e l’applicazione degli arresti domiciliari (iter che ancora in corso). Ad aiutare l’anziana che, dopo aver ricevuto la telefonata è sprofondata in un forte stato di agitazione e angoscia perché preoccupata per quello che sarebbe potuto accadere al figlio, è stata una vicina di casa che ha subito allertato il 112 capendo che si trattava di una truffa. Quando il diciannovenne si è recato a casa della signora ha trovato ad attenderlo gli agenti della squadra mobile che lo hanno arrestato in flagrante.
La truffa era stata studiata in ogni dettaglio. Secondo quanto riferito, un uomo non ancora identificato ha telefonato alla pensionata all’utenza telefonica fissa di casa sostenendo di essere un maresciallo dei carabinieri - indicato con un nome specifico, che risulta ricoprire un incarico di comandante di una stazione dell’Arma del Lazio – e che il figlio aveva appena investito una donna che attraversava le strisce alla quale aveva provocato gravi lesioni, tanto da essere stata trasportata d’urgenza all’ospedale. Il balordo ha aggiunto che era necessario “redigere numerosi verbali per una somma di 12.000 euro”, che la signora avrebbe dovuto pagare per evitare che il figlio finisse in carcere. Inoltre asseriva che il figlio aveva riportato una lesione al labbro e che gli erano stati applicati dei punti di sutura. Infine che, entro 40 minuti, avrebbe discusso la questione con un giudice. Alla richiesta di denaro la vittima ha detto di avere disponibili in casa 500 euro e i gioielli. A quel punto il balordo l’ha informata che avrebbe inviato un “delegato” alla riscossione del denaro e dei monili, fornendo un nome di fantasia. Il diciannovenne, arrivato a casa della vittima, è stato arrestato.
La procura ha aperto un fascicolo per truffa in concorso aggravata dall’avere “ingenerato nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario, ossia l’arresto del figlio in caso di mancato esborso della somma di denaro e dall’aver commesso il fatto profittando di circostanze di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, dato che la telefonata veniva effettuata sulla utenza fissa di una persona molto anziana”, scrive il procuratore.
Il 25 agosto c’è stato un precedente analogo con il tentativo di truffa ai danni di una anziana di 89 anni e l’arresto, in flagranza, di un uomo di 49 anni sempre napoletano. Il modus operandi è stato esattamente lo stesso con il ricorso al falso carabiniere.
“Gli inquirenti sono da tempo impegnati in una campagna mediatica di sensibilizzazione contro le truffe ai danni di persone anziane – ha scritto il procuratore – che certamente contribuisce a una maggiore consapevolezza del fenomeno da parte dei cittadini”. Infine una raccomandazione: “Nessun appartenente alle forze dell’ordine può operare personalmente per raccogliere denaro e monili rivolgendosi ai cittadini. Va contattato il numero di emergenza 112 ogni qualvolta vi sia un sospetto di una condotta truffaldina”.
L.N.