REDAZIONE PRATO

Texprint, ancora tensioni. Dopo la rissa scattano le denunce

L’amministratore della tintoria e alcuni dipendenti cinesi querelano i manifestanti. "Ci hanno aggredito con i bastoni: allontanateli"

Manifestazione di fronte alla Texprint

Prato, 19 giugno 2021 - Alle ossa rotte segue una marea di carte bollate. La battaglia della Texprint dopo la rissa di mercoledì pomeriggio tra scioperanti e dipendenti della tintoria di via Sabadell, finisce di nuovo a carte bollate. Sono i rappresentanti dell’azienda a sporgere denuncia e a chiedere il divieto di avvicinamento per i manifestanti.

A presentare querela sono Hong Bo, conosciuto da tutti come Valerio e amministratore della stamperia, Zhang Yin, Jing Min Zhang e Su Zheng, dipendenti della Texprint rimasti coinvolti nella rissa scoppiata mercoledì davanti ai cancelli dell’azienda.

La tesi sostenuta nei documenti con tanto di foto allegate presentate all’autorità giudiziaria, sosterrebbero una tesi del tutto opposta a quella raccontata ieri dagli operai in sciopero sostenuti dai Si Cobas. Secondo quanto riportano i vertici della stamperia sarebbero stati i manifestanti in picchetto permanente ad aggredire per primi: "Uno dei manifestanti ha sferrato un pugno a Hong Bo e ha spinto forte uno dei dipendenti per allontanarlo. A quel punto è iniziato il parapiglia e un ex operaio pachistano, ha iniziato a colpirci con un bastone di grandi dimensioni, come risulta dai fotogrammi dei video".

Secondo la proprietà gli atteggiamenti dei manifestanti sarebbero diventati sempre più aggressivi: "A riprova ci sono dei video in cui si vede un uomo senegalese ex dipendente dell’azienda insieme ad altre persone, estranee alla società (ma spesso presenti davanti ai cancelli) mentre provocano vistosamente, l’amministratore e un dipendente rivolgendo gesti offensivi e minacce, anche con un bastone. La strategia dei manifestanti e dei Si Cobas è quella di provocarci per scatenare la rissa e ottenere attenzione". L’ennesimo atto di una dura battaglia che prosegue da cinque mesi e che non trova soluzione.

Intanto ieri Si Cobas insieme ad alcuni scioperanti hanno contestato il sindaco presente alla Mille Miglia: "Indecente il silenzio del sindaco Biffoni dopo l’aggressione a mattonate, bastoni e pugni contro i lavoratori in sciopero alla Texprint. Un silenzio inaccettabile".

Biffoni ha replicato: "E’ possibile, anzi doveroso, difendere i propri diritti, ma mai ostacolando i diritti di altri lavoratori. Chi alimenta tensioni e scontri è un irresponsabile e l’esasperazione non può giustificare reazioni violente. A Prato, come stiamo dimostrando con serietà e concretezza, le istituzioni hanno percorsi dedicati a chiunque voglia denunciare condizioni di illegalità o sfruttamento.

Si.Bi.