
La delegazione al completo durante la visita a Comistra di Fabrizio Tesi foto Attalmi
Una giornata per conoscere il distretto pratese, le sue peculiarità in vista anche delle future normative europee, che tanto possono incidere sulla filiera. A partire dall’Epr, la responsabilità in capo al produttore.
Ma nel frattempo Astri, l’Associazione tessile riciclato italiana, coinvolgendo Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana centro, Confartigianato e Corertex, ha organizzato per ieri un tour di conoscenza della filiera per una delegazione della Commissione Europea e dei ministeri dell’Ambiente e del Made in Italy. Per Prato sono occasioni preziosissime per farsi conoscere in tutte le sue peculiarità: ogni visita istituzionale è un’opportunità per evidenziare e valorizzare le caratteristiche del distretto tessile pratese, facilitando quindi l’adozione di misure che, soprattutto in materia ambientale, siano coerenti con il suo sistema produttivo.
Importante, in questa chiave, la visita della delegazione che comprendeva rappresentanti della Direzione generale Ambiente-ENV della Commissione europea (nelle persone del direttore per l’Economia circolare Aurel Ciobanu-Dordea e del Policy Officer Vincenzo Gente), del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Francesca Fanti della Direzione generale economia circolare e bonifiche e Francesca Allocco di Ambientalex) e del Ministero delle Imprese e del made in Italy (Francesco Virtuani).
La delegazione ha visitato le imprese Progetto Lana, Comistra e Gemar, rappresentative del riuso e del ciclo tessile delle fibre rigenerate, soprattutto delle fasi iniziali del processo di riciclo che sono quelle più sensibili rispetto a quanto si sta muovendo in tema di normative End of waste. Ma non solo di queste: come tutta la filiera pratese, anche queste imprese sono interessate agli sviluppi delle normative in itinere in tema di Epr, di ecodesign e di ogni materia che impatti sul mondo tessile.
Ad accompagnare i visitatori una rappresentanza di Astri con il presidente Fabrizio Tesi, Ctn, CNA Toscana Centro, Confartigianato e Corertex. Anche questa giornata, hanno commentato le associazioni ospitanti, è la dimostrazione dell’efficacia del grande lavoro che è stato fatto per sensibilizzare le istituzioni europee e nazionali e orientare i contenuti di normative potenzialmente decisive per il futuro del tessile pratese. "La visita ci fa ben sperare che la delegazione abbia capito le problematiche del distretto e anche le potenziali soluzioni – dice il presidente di Astri – Per quanto riguarda la trattazione dei rifiuti tessili, Prato può essere un modello per trovare risposte alle criticità del fast fashion. Sono necessarie normative che abbiano una sensibilità verso un distretto storico come il nostro. Abbiamo sottolineato che urge tutelare l’attività dell’Italia e dell’Europa a fronte di una concorrenza dei paesi asiatici che immettono prodotti di bassa qualità e basso costo. Siamo fiduciosi che questa visita possa contribuire a redarre normative equilibrate per la filiera".
Sara Bessi