
Le due ballerine al monumento La Isla Negra (foto fornita da Associazione La Cultura Nuova)
Prato, 2 luglio 2025 – Andrà in scena giovedì 3 luglio alle ore 21 nei giardini di via Marx lo spettacolo itinerante Sokkorsograd. Attraverso poesie di autori delle principali nazionalità che abitano il quartiere, le danzatrici Sara Nesti e Virginia Gradi di The Loom Movement Factory interpreteranno un coreodramma che racconta il desiderio, la solitudine dell'uomo contro la società, il sogno di una civiltà diversa, il continuare a credere che la vita ci sopravvivrà. Partendo da testi di Pier Paolo Pasolini, Li Po, Migjeni, Muhammad al-Khammae, Xi Kang, Bao Jyngyan e Muhammad Iqbal, il regista Luca Cortina, dell'associazione La Cultura Nuova, legge l'anima delle strade del quartiere e dei suoi cittadini.
Uno spettacolo itinerante, che prenderà vita dal monumento La Isla Negra di Giò Pomodoro per attraversare i giardini in un viaggio, un'escursione, attraverso luoghi del quartiere che diventano scenografie dello spettacolo. Ad accompagnare il tutto anche Eleonora Valorz con l'interpretazione di danza aerea e la presenza di alcune cittadine del Soccorso che negli scorsi mesi avevano promosso iniziative di salvaguardia e pulizia del quartiere. “Il progetto nasce dalla nostra collaborazione con La Cultura Nuova – racconta Virginia Gradi, ballerina e Presidente di The Loom Movement Factory - dall'idea e dal pensiero nostalgico di un passato che non è stato e di un futuro che ci auspichiamo possa diventare. È un lavoro che affonda le proprie radici sul tessuto del quartiere, cerchiamo di esprimerlo attraverso la parola delle varie culture che popolano il Soccorso e con il movimento. Un progetto che abbraccia a pieno gli ideali dello spazio The Loom Movement Factory, volto all'accoglienza e l'apertura nei confronti del pubblico, il quale è necessario in questi tempi in cui l'arte può trovare difficoltà nella propria espressione”.
Un insieme di musica, parole e gesti che animeranno per una sera il quartiere. “Per la coreografia abbiamo tenuto conto della location e dei vari spazi in cui si sviluppa – racconta la ballerina Sara Nesti - Abbiamo lavorato su due elementi principali: i movimenti danno una risposta diretta sia alla suggestione visiva delle zone del quartiere che ai testi scelti e recitati dalle cittadine. Il movimento ha un suo ulteriore sviluppo interno: parte da una qualità più geometrica fino ad arrivare ad una più teatrale e strutturata. Un climax che parte schematico e diventa lirico-teatrale”. Insomma, uno spettacolo da non perdere che unendo più forme d'arte e culture crea ponti tra nazionalità diverse che qui, nel quartiere Soccorso, coabitano da molti anni.
Martina Marotta