
La trentenne in un'immagine tratta dal suo profilo Instagram
Secondo la testimone, la mamma della trentenne avrebbe nascosto deliberatamente alcuni dettagli cruciali, forse nel tentativo di mediare privatamente con l'uomo indicato come presunto responsabile del sequestro. Al centro delle attenzioni investigative è finito un professionista italiano, presumibilmente un avvocato, descritto come un ex cliente ossessionato dalla ragazza romena. L'uomo, secondo la ricostruzione, avrebbe avuto contatti con la madre di Maria Denisa attraverso un numero alternativo, dettaglio che ha spinto i carabinieri a eseguire una perquisizione nell'abitazione della donna a Roma, nel quartiere Torpignattara, con l'obiettivo di sequestrare il cellulare utilizzato per le comunicazioni