
E’ successo nella serata di mercoledì a Montemurlo. La vittima è una donna di 46 anni trasportata in codice giallo al Santo Stefano con diverse contusioni agli arti
Momenti di paura in un’azienda tessile di Montemurlo. Mercoledì intorno alle 19 una 46enne, operaia specializzata, è rimasta coinvolta in un infortunio sul lavoro mentre stava operando a un orditoio. Secondo una prima ricostruzione, la donna sarebbe stata agganciata dal subbio – il rullo che sostiene il tessuto in lavorazione – e solo il tempestivo intervento dei colleghi ha evitato conseguenze ben più gravi.
Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce d’Oro, che ha trasportato la lavoratrice all’ospedale Santo Stefano in codice giallo. I medici le hanno diagnosticato contusioni agli arti, fortunatamente non gravi.
Immediato anche l’arrivo dei tecnici della Asl incaricati della sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli ispettori hanno avviato i primi accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente, che, secondo le prime ipotesi, sarebbe stato provocato da una maglia che si è impigliata nel macchinario. La ditta era già stata visitata in passato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl e nei prossimi giorni i tecnici effettueranno un nuovo sopralluogo per verificare lo stato dei macchinari, le condizioni di sicurezza e la corretta messa a norma delle attrezzature.
L’episodio riporta inevitabilmente alla memoria il tragico infortunio del 3 maggio 2021, quando la giovane Luana D’Orazio, madre di un bambino di appena 5 anni, perse la vita stritolata da un orditoio in funzione. Una tragedia che ha scosso l’intero distretto tessile pratese e l’opinione pubblica nazionale, diventando simbolo della necessità di rafforzare i controlli e la cultura della sicurezza sul lavoro.
Da allora sindacati e istituzioni locali sono tornate a chiedere massima attenzione e verifiche rigorose. L’obiettivo è evitare che il ritmo della produzione metta in secondo piano la protezione dei lavoratori, perché ogni infortunio ricorda quanto la prevenzione sia una responsabilità condivisa tra aziende, enti di controllo e comunità.
Silvia Bini