FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

"Nuovi risarcimenti a Montemurlo". La provocazione arriva dal Comitato

La lettera al presidente di Publiacqua Perini dopo il nubifragio di sette giorni fa. Allarme tra i residenti .

Via Montalese allagata dopo la bufera che si è abbattuta nei giorni scorsi sul territorio

Via Montalese allagata dopo la bufera che si è abbattuta nei giorni scorsi sul territorio

"Ho una richiesta da avanzare al presidente di Publiacqua, Nicola Perini: perché non concede un giusto risarcimento in favore di tutti i cittadini di Montemurlo, Bagnolo e Oste che hanno subito danni durante le ondate di maltempo a causa di anomalie alle strutture gestite dall’azienda?".

E’ la provocazione lanciata da Rolando Valdiserri, membro del "Comitato Bagnolo per l’alluvione", dopo la bufera che si è abbattuta nei giorni scorsi sul territorio e i conseguenti allagamenti soprattutto nelle frazioni di Oste e Bagnolo. Allagamenti che negli ultimi due anni, a cominciare dall’alluvione del 2023, si stanno verificando con una continuità preoccupante.

"Per il secondo, importante, evento atmosferico consecutivo, la paratia di via di Palarciano a Oste è rimasta chiusa, mentre le caditoie stavano riversando l’acqua fuori nelle strade sottostanti. L’ultima volta la saracinesca non si era aperta a causa di un malfunzionamento del meccanismo automatico e un operaio era stato costretto a effettuare la manovra manualmente, quando il danno però era ormai fatto. Mi sembra impossibile che non l’abbiano fatta riparare in tutti questi mesi. Fatto sta – ricorda Valdiserri – che uno degli allarmi scattati l’altro giorno ha riguardato appunto la paratoia di Palarciano. Publiacqua ha affermato di aver svolto delle manovre di apertura e chiusura senza problemi, fin dall’inizio della pioggia. Poi, stranamente, intorno alle 18.16, si è bloccata di nuovo la saracinesca, costringendo il personale a intervenire sul posto".

Un altro degli allarmi, oltre che il sollevamento di Parugiano, ha coinvolto il sollevamento di Mazzaccheri. "Quando abbiamo studiato le piante del sistema fognario del comune di Montemurlo, abbiamo capito che lo snodo fondamentale era rappresentato da Mazzaccheri e dalle due fognature che lo raggiungevano. Mazzaccheri è in grado di sollevare fino a 5 metri cubi d’acqua al secondo, che però non riescono ad arrivare nella vasca e senza il progetto non possiamo scoprirne il motivo. Mi sembra evidente a questo punto che lo studio svolto nel 2014 dall’azienda per risolvere il problema degli allagamenti a Montemurlo sia stato superficiale e che le soluzioni pensate non siano risultate efficaci. Come Comitato chiediamo che il parere dei nostri tecnici venga tenuto in considerazione".

Francesco Bocchini