
Alluvione novembre 2023
In pressing sulla Regione per la sicurezza idraulica. Anche il Comune di Montemurlo scende di nuovo in campo per il torrente Bagnolo. Venti giorni fa l’amministrazione ha inviato una Pec alla Regione Toscana per chiedere interventi urgenti e la pulizia dell’alveo, segnalando che la situazione non può più attendere. Non è solo l’allarme dei residenti, dunque, a spingere: anche il Comune ora mette pressione su Firenze, perché i lavori inizino davvero.
Il messaggio dei cittadini, però, resta forte. Il "Comitato Bagnolo per l’alluvione" ha realizzato un video di novanta secondi per mostrare lo stato del torrente. Le immagini parlano chiaro: briglie piene di detriti, altre ormai erose, argini che in alcuni tratti non superano i due metri, e la vegetazione che soffoca l’alveo. "Possiamo sentirci sicuri quando arriveranno le piogge? La risposta è no – spiegano dal Comitato –. Dopo l’alluvione del 2 novembre 2023 nessun detrito è stato rimosso, e così il Bagnolo non può contenere l’acqua che arriva dalle colline".
La richiesta è netta: interventi immediati, senza rinvii. Nei primi giorni di luglio il Comune aveva annunciato l’arrivo di 600mila euro di fondi regionali per potenziare l’impianto di sollevamento della cassa di espansione, installare un generatore di emergenza, sistemare spallette e argini lungo via Riva e avviare la progettazione del nuovo ponte che sostituirà quello demolito in aprile.
Ma tra promesse e lavori concreti corre una differenza che preoccupa. Ecco perché Montemurlo ha scritto alla Regione, per chiedere che si passi ai fatti, partendo proprio dalla pulizia del letto del torrente. Perché, ammoniscono i cittadini, "il Bagnolo non aspetta. E nemmeno chi ci vive accanto".
Silvia Bini