
Una lavatrice, tubi di ogni dimensione, pezzi di lamiera, contenitori di plastica e molto altro. Una vera discarica a...
Una lavatrice, tubi di ogni dimensione, pezzi di lamiera, contenitori di plastica e molto altro. Una vera discarica a cielo aperto lungo le sponde dell’Arno. A scoprirla sono stati gli operatori del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che stavano facendo dei lavori di manutenzione lungo le rive del fiume. "Durante i lavori di taglio, sfalcio e risagomatura dell’alveo, eseguiti a monte del ponte di Terrossola, nel comune di Bibbiena - spiega l’ingegner Chiara Lilli del settore difesa idrogeologica del Consorzio - in una delle aree del Casentino più esposte al rischio idraulico durante le piene, abbiamo portato alla luce materiali di ogni genere, compresi rifiuti ingombranti. In stretta collaborazione con il Comune, abbiamo provveduto alla rimozione e al corretto conferimento dei rifiuti nella discarica". E questi non sono i primi rifiuti trovati. L’intervento del Consorzio è stato reso più complesso da questi atti di inciviltà, che, oltre ad inquinare, hanno contribuito ad ostacolare il lavoro di prevenzione del rischio idraulico in un tratto particolarmente delicato del fiume. "La presenza di oggetti di grandi dimensioni rappresenta un ulteriore fattore di rischio, soprattutto in occasione di eventi meteo estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici - spiega l’ingegner Chiara Lilli del settore difesa idrogeologica del Consorzio - Questi materiali possono formare veri e propri tappi che ostacolano il regolare deflusso dell’acqua, aumentando il pericolo di esondazioni. Inoltre, la loro rimozione comporta rallentamenti nei lavori di manutenzione e costi aggiuntivi che, alla fine, ricadono su tutta la collettività".
Per questo motivo, il Consorzio da anni è impegnato in progetti di educazione ambientale rivolti alle scuole e in campagne di sensibilizzazione in collaborazione con Legambiente e altre associazioni del territorio. Tra queste spicca "Splastichiamo i fiumi", campagna di comunicazione, realizzata con il contributo dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. "Fermiamo l’abbandono di rifiuti nei fiumi e lungo le sponde - conclude il presidente del Consorzio di Bonifica Serena Stefani - È un gesto irresponsabile che mette a rischio la sicurezza idraulica e compromette la qualità dell’ambiente".