
Il bilancio del procuratore Luca Tescaroli fra il luglio 2024 e il primo agosto scorso. I sequestri di stupefacenti sono stati 65 (5 al mese) e i soldi provento di attività illecite circa 81.000 euro.
Centocinquanta chili di droga tolti dal mercato, cinquanta arresti fra corrieri e spacciatori, 80.000 euro ritenuti (provento dell’attività illecita) sequestrati. E’ il bilancio di un anno di indagini e operazioni portati a termine nella provincia di Prato e resi noti dal procuratore Luca Tescaroli. "Nel territorio pratese dal luglio 2024 fino al primo agosto di quest’anno sono stati effettuati 65 sequestri di sostanze stupefacenti (cinque ogni mese), che hanno consentito di rinvenire complessivamente oltre 150 chilogrammi di sostanze destinate al mercato del consumo pratese, con contestuale arresto di 50 fra corrieri e spacciatori, in alcuni casi poi destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, e il sequestro di 81.000 euro in contanti".
Nel dettaglio sono stati sequestrati circa 145 chili di cannabinoidi (hashish e marijuana), sei chili e mezzo di cocaina, due di droghe sintetiche (ketamina e shaboo). Il mercato delle droghe è gestito prevalentemente da cinesi (che hanno il monopolio nella comunità dei connazionali), ma anche da marocchini, nigeriani, albanesi, pachistani e italiani. La provenienza dello stupefacente, per i cinesi, è stata individuata prevalentemente in Olanda, Belgio e Spagna, per i gestori di altre nazionalità, in Marocco, Sud America (Colombia via Ecuador) e in Spagna.
Le operazioni più consistenti sono avvenute tra febbraio e il primo agosto fra i quali: 25 febbraio, un italiano è stato trovato in possesso di 13 chili fra hashish e marijuana; il 5 marzo un altro italiano è stato individuato con 2,2 chili di hashish e 162 grammi di marijuana, e 2.500 euro in contanti; l’11 marzo, sempre un italiano è stato trovato in possesso di 150 grammi di sostanza stupefacente sintetica; 17 aprile un marocchino è stato sorpreso con 2,5 chili di cocaina; 14 maggio, un albanese è stato fermato con 60 chili di hashish; 7 luglio, è stato bloccato un pusher con 550 grammi di cocaina e 10.325 euro in contanti. Infine il primo agosto è stato arrestato un pachistano di 40 anni, muratore, residente in Montemurlo, con regolare permesso di soggiorno, che nascondeva in casa 1,8 chili di hashish, suddivisi in 17 panetti da circa 100 grammi ciascuno. Il pachistano è stato trovato con 47 grammi di droga, poi, nascosti in uno zaino riposto nel sottoscala della casa sono stati trovati i panetti di hashish citati. Lo straniero è stato arrestato e in seguito alla convalida è stato rimesso in libertà con obbligo di dimora a Prato e permanenza notturna nel domicilio.
"Le attività investigative – scrive Tescaroli – si sono nutrite del prezioso supporto degli appartenenti alla squadra mobile della Questura, della Guardia di Finanza, dei carabinieri del Comando Provinciale e dei reparti dipendenti, fra i quali, soprattutto, la tenenza di Montemurlo.
La lotta allo spaccio che andrà avanti come di consueto in quanto si tratta di un fenomeno da sempre molto fiorente in città, soprattutto in alcune zone, fra cui quelle intorno alle stazioni.
L.N.