REDAZIONE PRATO

Lotta allo sfruttamento. Siglati 64 accordi da aprile

Ieri è stato firmato l’accordo per 6 operai delle confezioni Luisa, l’azienda da cui è partito il primo sciopero dello strike days promosso dal Sudd Cobas.

Sindacalisti Sudd Cobas e lavoratori soddisfatti per l’accordo al ricamificio Luisa

Sindacalisti Sudd Cobas e lavoratori soddisfatti per l’accordo al ricamificio Luisa

Ancora uno sciopero messo a segno con il risultato sperato: l’accordo per la messa in regola di sei lavoratori di nazionalità pakistana, senza più nero e con retribuzioni corrispondenti al contratto nazionale. L’azienda in questione è il ricamificio Luisa di via Montegrappa, impresa a conduzione cinese. "Abbiamo siglato l’accordo stamani mattina – racconta Luca Toscano, sindacalista di Sudd Cobas – Un risultato che si aggiunge agli altri ottenuti dal 26 giugno ad oggi nella formula strike days. E un obiettivo raggiunto dopo più giorni di sciopero rispetto ad altri, perché il picchettaggio davanti a Luisa è stato il primo di questa serie". Dal 26 giugno ad oggi si contano "20 scioperi dei quali 16 con accordi raggiunti e sottoscritti", chiosa il sindacalista. Un bilancio provvisorio, si affretta a dire Toscano, perché la presa contro lo sfruttamento dei lavoratori non conosce sosta e prosegue anche nell’estate rovente 2025 "almeno fino al 6 luglio". "Con alcune aziende non si è ancora riusciti a trovare la strada della contrattazione, ma noi continuiamo – prosegue – da aprile ad oggi abbiamo siglato ben 64 accordi che hanno portato alla regolarizzazione di molti lavoratori, per la maggior parte in aziende di Prato, alcuni in provincia di Pistoia. L’iniziativa dello strike days ci permette di agire contemporaneamente su più fronti perché sono tanti i lavoratori che si sono rivolti a noi per denunciare situazioni di irregolarità. E spesso si ha a che fare con piccole imprese con piccoli numeri: anche se talvolta si è scoperto che l’imprenditore è proprietario di più attività che creano una filiera importante di un determinato settore tessile". Sempre più adesioni, quindi, al Sudd Cobas mentre il sindacato sta mettendo in atto un altro tipo di strategia, già usata: andare a colpire i committenti. "Nei casi di stirerie, per esempio, andiamo ad interessare i pronto moda tra il Macrolotto 1 e Seano. I nostri picchetti si trasferiscono dalle confezioni o stirerie davanti ai pronto moda, che a volte corrispondono alla stessa proprietà". Intanto alla sindacalista aggredita da una imprenditrice cinese martedì al presidio al ex Lanificio Rosalinda sono stati riconosciuti tre giorni di prognosi e sta pensando di presentare denuncia (è stata buttata a terra e presa a morsi). "Un episodio deprecabile, perché mostra quanto venga meno il rispetto della persona".

Sara Bessi