REDAZIONE PRATO

L’impegno del ministro: "Rinforzi per Prato". E a Montemurlo carabinieri ‘promossi’

Venerdì mattina ha presieduto il Cosp nazionale in prefettura "Un segno tangibile dell’interesse per il territorio". Tra le indicazioni uscite l’intenzione di trasformare in compagnia la tenenza montemurlese.

Venerdì mattina ha presieduto il Cosp nazionale in prefettura "Un segno tangibile dell’interesse per il territorio". Tra le indicazioni uscite l’intenzione di trasformare in compagnia la tenenza montemurlese.

Venerdì mattina ha presieduto il Cosp nazionale in prefettura "Un segno tangibile dell’interesse per il territorio". Tra le indicazioni uscite l’intenzione di trasformare in compagnia la tenenza montemurlese.

Lo Stato si è ‘fisicamente’ spostato a Prato, nel giorno di Ferragosto, con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha scelto di organizzare in città il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Due sono le indicazioni emerse per Prato: una seconda compagnia dei carabinieri nel nostro territorio, con la possibile trasformazione dell’attuale tenenza dell’Arma a Montemurlo, e un rafforzamento delle strutture operative e investigative a partire da quelle della Questura, come ha spiegato il ministro stesso all’uscita dal vertice. "L’incontro – le sue parole – ha avuto un focus importante sui temi che riguardano questo territorio, ma non solo. E’ stata scelta questa città per un motivo non banale, è la terza città dell’Italia centrale per dimensione e importanza dei distretti manifatturieri tra i più importanti d’Europa. E c’è qui qualche problema di esigenza di contrasto alla criminalità organizzata. E’ stato un confronto molto proficuo anche con la magistratura, con l’analisi anche dello stato dell’arte". Quindi l’impegno: "Daremo un segnale nei prossimi mesi anche di consolidamento e rafforzamento delle strutture operative e investigative di questo territorio. Questo è l’impegno, impegno preso già venendo qui, segno tangibile dell’interesse al territorio e affinché sia adeguatamente rinforzato e consolidato per la professionalità che gli investigatori e gli operatori delle forze di polizia stanno mettendo in campo per contrastare fenomeni che riguardano tutto il territorio nazionale". Insomma Prato al centro dei riflettori nazionali in un ferragosto storico, con lo Stato che si è spostato nella città laniera al centro negli ultimi mesi di una escaltion criminale preoccupante, legata in particolare alla mafia cinese certificata dal procuratore capo Luca Tescaroli. Un annus horribilis, per la città, travolta anche dalla vicenda Bugetti, l’ex sindaca finita indaga nell’inchiesta per corruzione della Dda di Firenze. L’incontro di Piantedosi con il Cosp nazionale è durato circa tre ore. A Prato sono arrivati, oltre ai sottosegretari Molteni, Wanda Ferro e Emanuele Prisco, i vertici delle forza di polizia, militari e civili. C’erano il capo della polizia, i comandanti generali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, il capo di Stato maggiore della Difesa, il capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera, i rappresentanti delle agenzie di intelligence, il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. A rappresentare Prato nell’incontro con Piantedosi in prefettura, c’era infatti il commissario prefettizio Claudio Sammartino: "Voler presiedere il comitato nazionale a Prato è stato un gesto di grande attenzione. Al ministro ho portato i saluti di tutti i pratesi e le pratesi", le sue parole all’uscita. Presente naturalmente la padrona di casa, la prefetta Michela La Iacona. E poi il procuratore capo Luca Tescaroli, quello di Firenze Filippo Spiezia, il governatore Eugenio Giani, il presidente della Provincia Simone Calamai e le deputate pratesi Erica Mazzetti (Forza Italia) e Chiara La Porta (FdI), Elisa Montemagni e Andrea Barabotti della Lega. Tutti presenti in un ‘incontro supplementare’ con il ministro. Apprezzamento per la scelta di tenere la riunione a Prato è stato espresso da Giani: "Vediamo la necessità per Prato di un intervento forte delle forze dell’ordine, un aumento degli organici e conseguentemente un raccordo fra le varie istanze istituzionali, il fatto che Prato abbia avuto questa attenzione è un fatto importante – ha detto – Il ministro ha preso impegni operativi. Questa sinergia fra istituzioni porta sempre bene". Nel suo intervento durante il Cosp Calamai, pur ricordando le "tante realtà sociali ed economiche sane e positive che meritano di essere ascoltate, valorizzate e conosciute", ha sottolineato le complessità della realtà pratese, a partire dal fenomeno dello sfruttamento nei luoghi di lavoro e delle infiltrazioni mafiose. "Ho chiesto al ministro un’azione più forte e fatti concreti da parte del governo riguardo alla presenza dello Stato sul nostro territorio per un servizio più efficiente ai nostri cittadini a partire dall’aumento dell’organico delle forze dell’ordine e un innalzamento di livello della questura di Prato con un maggior numero di agenti in servizio. Ho apprezzato anche la notizia arrivata dal ministro che presto la Tenenza dei carabinieri di Montemurlo diventerà Compagnia. Registro positivamente i primi annunci del ministro, spero però che possano diventare al più presto operativi e contemplare ulteriori misure, come richiesto nel decalogo delle questioni poste dal Pd e dai sindaci del territorio nei giorni scorsi".

Maristella Carbonin