REDAZIONE PRATO

Il saluto a Roberto Sarti: "Babbo, il nostro Leone. Stai sempre vicino a noi"

Ieri mattina i funerali dell’imprenditore simbolo della "Faliero Sarti". Il ricordo commosso della figlia Monica. In chiesa tanti amici e dipendenti.

Ieri mattina i funerali dell’imprenditore simbolo della "Faliero Sarti". Il ricordo commosso della figlia Monica. In chiesa tanti amici e dipendenti.

Ieri mattina i funerali dell’imprenditore simbolo della "Faliero Sarti". Il ricordo commosso della figlia Monica. In chiesa tanti amici e dipendenti.

Ieri mattina l’ultimo saluto a Roberto Sarti, imprenditore tessile, erede della grande tradizione della "Faliero Sarti". Tantissime persone nella chiesa della Sacra Famiglia, molti rientrati dalle ferie per essere vicini alla famiglia. Anna con i figli Cinzia, Maurizio, Monica, Gabriele e Federico ringraziano tutti i presenti e coloro che hanno manifestato affetto e vicinanza in queste ore.

Pubblichiamo il ricordo della figlia Monica.

“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo “. Spero che Santo Agostino abbia ragione, e che il babbo sia sempre con me e con tutta la mia famiglia….in ogni attimo della mia nostra vita…..da ora in poi….

Non si è mai abbastanza preparati a perdere un genitore, a diventare improvvisamente grandi, a girare pagina ed iniziare a scrivere un nuovo capitolo della nostra vita. Girare la pagina della vita del babbo è un impegno grande, perché dagli infiniti messaggi che abbiamo ricevuto in questi giorni, di cui vi ringraziamo con tutto il cuore viene fuori quello che era: un uomo meraviglioso, esemplare, imponente, generoso, preciso, ma sempre presente per tutti. Sempre la battuta giusta al momento giusto con infinito garbo rispetto ed educazione: esempio nella vita e nel lavoro.

Un signore, un uomo d’altri tempi, gli bastava stringerti la mano per firmare in maniera indelebile ogni accordo. Gli bastava un sorriso, un guizzo con i suoi meravigliosi occhi verdi celesti per cambiarti la giornata. Un pezzo di storia di Prato, della bella Prato che va via. Io e lui, eravamo i piu simili. Motivo per cui si litigava spesso. Ma ci bastava un attimo per tornare in adorazione l’uno dell’altra.

Ho amato follemente il babbo e ho avuto la fortuna di conoscerlo nel suo habitat naturale, tra i suoi cenci, in ufficio, quando era veramente una forza della natura, mai fermo con mille idee da fare, non si accontentava mai, voleva sempre la perfezione assoluta. Lo vedo ancora camminare per i corridoi delle fiere a Parigi e Milano, Firenze, in Giappone e in America. Tra tessuti, rappresentanti, fornitori, amici stilisti, quel mondo era la sua casa che adorava, curioso come una scimmia voleva sapere tutto e guardare tutto. Era instancabile, un fiume in piena. Sei stato il capitano della tua anima, il padrone del tuo destino fino al tuo ultimo istante, hai deciso te come e quando andare via. Io avrei preferito a settembre per farti una festa degna del tuo nome perché a te che le feste piacevano da morire e invece senza minimamente volerlo siamo qua, tutti intorno a te. Io, la mamma, Cinzia, Maurizio Gabriele, Federico. Siamo stati immensamente fortunati ad averti come babbo,ci educato ed amato oltre ogni limite. Ognuno di noi nasconde dentro un pezzo di te e di quello che ci hai insegnato. Adesso sta a noi,con il tuo grande esempio continuare, come ti abbiamo promesso, a proteggere il tuo tanto Lanificio, la tua vita la tua memoria. Le tue ultime parole sono state per lui e per i tuoi dipendenti che amavi quanto noi. Sei stato fino all’ultimo un uomo straordinario, una roccia, l’uomo bestia, come ti chiamavamo noi, l’ultimo samurai. Hai vissuto ed affrontato le tue malattie, lottando come un Leone,quello che sei sempre stato. Grazie babbo. Per essere stato il mio babbo meraviglioso. Buon viaggio. Stai sempre accanto alla mamma e tutti noi. Ti amo.