MARIA LARDARA
Cronaca

L’illustrazione che ha commosso il web

La sua matita è andata ad affondare nella frase choc che ha acceso un forte dibattito nell’opinione pubblica e sui...

La sua matita è andata ad affondare nella frase choc che ha acceso un forte dibattito nell’opinione pubblica e sui...

La sua matita è andata ad affondare nella frase choc che ha acceso un forte dibattito nell’opinione pubblica e sui...

La sua matita è andata ad affondare nella frase choc che ha acceso un forte dibattito nell’opinione pubblica e sui social: "Definisci bambino". Arte al servizio della denuncia contro la guerra, contro le bombe che hanno spento la luce sul volto dei bambini di Gaza. È diventato virale il fumetto di Antonio Federico, illustratore e già docente al liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo (oggi insegna a Pietrasanta): la sua ultima opera veicolata attraverso il canale social "Umanità illustrata" è diventata il simbolo dell’urlo di protesta contro il massacro a Gaza, condivisa ieri anche da una star come Vasco Rossi e totalizzando oltre tre milioni di visualizzazioni. Dove non arrivano le parole, arriva un disegno: questa la filosofia dell’artista da 37,5mila follower su Instagram divenuto famoso per i suoi disegni ispirati da fatti di cronaca, come quello dedicato al gorilla Ndakasi, morto di vecchiaia abbracciato a quello che per anni è stato il suo custode in Congo. Stavolta Federico è tornando virale fissando su tela la fuga dall’inferno di Gaza di un fratello e una sorella in lacrime, un’immagine già vista in un video divenuto emblema del genocidio. Lui regge lei sulle spalle, i due avanzano a piccoli passi verso una meta incerta. La piccola chiede "Noi siamo bambini? Fratello mio". E il fratello: "Non lo so più". "Quando penso ad un bambino – sottolinea Federico - io penso alla gioia, alla purezza, al suono di un sorriso fragoroso. A Gaza stanno cancellando la parola bambino, perché questi figli, "bambini" non lo sono mai stati. Basta per favore!".

Maria Lardara