
Il cantiere per l’abbattimento del vecchio Misericordia e Dolce Foto Attalmi
Ci sono grandi opere, infrastrutture e servizi, che stentano a decollare. Progetti, presentazioni e idee, che però non hanno ancora avuto un seguito operativo e concreto. Un elenco, purtroppo, neppure esiguo per la città che resta a guardare e ad aspettare che qualcosa (finalmente) si muova.
Andiamo per ordine: uno degli interventi in stand by e che anzi avrebbe dovuto essere stato inaugurato è il Parco centrale, che deve sorgere sul cratere lasciato dall’abbattimento dell’ex ospedale Misericordia e Dolce. Un progetto che ha trovato non pochi intoppi, tra cui per ultimo la scoperta del serpentino per il quale è stata necessaria una rimozione con bonifica. La demolizione delle palazzine ospedaliere è avvenuta nel 2020; ad agosto scorso il futuro Parco centrale grazie al bando regionale dedicato alle infrastrutture verdi, si è aggiudicato un finanziamento da 1 milione e 66mila euro. Ma intanto il Comune deve completare il progetto esecutivo, che dovrà essere rielaborato rispetto alla versione iniziale. Sul fronte sanitario c’è la casa di comunità di San Paolo ancora a rilento, ma che come ha fatto sapere l’Asl Toscana Centro fa dovrebbe essere ultimata entro la fine del 2025.
Una struttura che ha avuto il suo massimo utilizzo durante il Covid è stato l’ex Creaf, immobile di proprietà della Regione. Complesso ritenuto da molti ’una cattedrale nel deserto’ che ha assorbito una grande quantità di risorse finanziarie. Se durante la pandemia ha avuto la funzione sia di hub vaccinale che di struttura per la degenza dei pazienti non più gravi tanto da rimanere in ospedale, oggi l’ex Creaf è stato in parte riconvertito in spazio per le start up con il progetto Prisma, la casa delle tecnologie emergenti ed ospita gli uffici e le attività legate all’innovazione della Regione Toscana. Tutto questo sul lato di via Galcianese. Il corpo centrale ospita invece la Sbf, società per la progettazione di treni. L’ala che rimane ancora vuota e dal destino incerto è quella che affaccia su via Dossetti, trasformata ad uso sanitario durante il Covid. Tramontata l’ipotesi di costruire in via Galcianese l’ospedale di comunità per le cure intermedie, il presidente della Regione Toscana a gennaio 2024 aveva avanzato la proposta di una casa di comunità con i medici di base. Ad oggi non ci sono novità.
Come pure è ferma la riqualificazione dell’ex Banci: il primo tassello in tale direzione dovrebbe essere la realizzazione della nuova sede dell’Agenzia Spaziale Italiana nel complesso industriale fra la Declassata e il viale Ferraris. Un progetto promosso nei mesi scorsi dall’ex sindaca Ilaria Bugetti. C’è poi c’è quella che fu definita la super pista ciclabile da Firenze a Prato: 12 chilometri mai completati. E dire che quell’arteria per le due ruote sarebbe dovuta essere pronta nel 2022.
Sara Bessi