
Alcuni bus davanti a piazza Stazione (foto d’archivio)
Il 29 settembre inizierà la nuova "tranche" di lavori di potenziamento della "Direttissima", la linea ferroviaria Prato – Bologna. Un cantiere che si concluderà il 13 dicembre, con i bus sostitutivi che spegneranno il motore durante la sosta in piazza della Stazione. Questo è quanto assicurato da RFI e Trenitalia, nel corso dell’incontro convocato dal commissario Claudio Sammartino e svoltosi in Comune mercoledì scorso. All’incontro hanno partecipato il dirigente e i tecnici comunali del Servizio Mobilità, rappresentanti di Regione Toscana, RFI e Trenitalia e l’amministratore del condominio davanti al quale i bus sostitutivi del servizio ferroviario, durante i lavori sulla tratta Prato - Bologna, si fermeranno per la salita e discesa dei passeggeri.
Le operazioni che prenderanno il via a fine mese, rientranti nell’ambito delle opere di miglioramento e potenziamento del collegamento ferroviario fra Prato ed il capoluogo dell’Emilia Romagna varato ormai oltre un quinquennio fa, comporteranno un’interruzione sulla tratta fra Toscana ed Emilia, da Vernio a San Benedetto Val di Sambro. Trenitalia attiverà un servizio di bus sostitutivi, che fermeranno in Piazza della Stazione Centrale sul lato dell’intersezione con via Buozzi.
La società, insieme a RFI, ha ribadito durante il confronto la volontà di rispettare il cronoprogramma dei lavori e di tenere spenti i motori dei bus durante la sosta per la movimentazione dei passeggeri, con l’obiettivo di ridurre problematiche legate all’inquinamento ed al rumore per i residenti della zona. Se gli abitanti sembrano più sollevati, uscendo dall’ambito prettamente cittadino c’è la questione dei pendolari. Già lo scorso luglio, anticipando le date dei lavori e della chiusura, il Comitato pendolari direttissima BO – PO aveva avvisato gli utenti invitandoli a segnalare eventuali disagi da girare poi a RFI e Trenitalia. Ed uno dei principali esponenti del comitato, Germano Carboni, messo a conoscenza dell’incontro di due sere fa, ha ricordato le problematiche evidenziate dagli utenti pendolari in questi anni, auspicando un rapida chiusura dei lavori. "Questi lavori avrebbero dovuto essere gli ultimi di un lungo percorso iniziato con la chiusura ferroviaria nell’agosto del 2019. Ad oggi i viaggiatori toscani e emiliani che si spostano sulla linea ferroviaria Direttissima Bologna - Prato sono stremati da anni in cui per tre mesi consecutivi non ci sono treni e si viaggia solo in pullman, mentre nei restanti sono comunque presenti interruzioni del trasporto di quattro ore ogni mattino e almeno tre week end di chiusura ogni mese per quasi l’intero arco dell’anno", ha commentato.
Giovanni Fiorentino