
La polizia lo ha rintracciato nei pressi di via Puccini
Un sicario fatto arrivare in città con lo scopo di "compiere episodi delittuosi" all’interno della comunità. Un cinese di 23 anni, Chang Shen Cheng , è stato arrestato per porto abusivo di arma da fuoco e perché clandestino dopo essere stato fermato dalla polizia nella zona intorno a via Puccini. Lo riferisce in una nota il procuratore Luca Tescaroli dopo che il gip ha convalidato l’arresto del cinese disponendo la custodia in carcere.
Secondo quanto riferito, nel pomeriggio di domenica, alle 14.30, alcuni agenti della polizia, che si trovavano per un controllo nella zona di Chinatown, sono stati informati della presenza di un uomo cinese armato, arrivato di recente in città, con lo scopo di "porre in essere episodi delittuosi, in seno alla comunità cinese", ha scritto il procuratore.
E’ stata acquisita la descrizione dell’uomo da ricercare e subito sono scattatati i controlli.
La polizia ha eseguito un’attività di perquisizione nel luogo dove il cinese risultava essersi nascosto in quanto clandestino, ossia nei pressi dei garage condominiali di via Puccini (da sempre alle prese con le occupazioni abusive). Grazie alla perquisizione è stato individuato Cheng che è stato bloccato e messo in condizioni di non reagire. Sottoposto a perquisizione, il cinese è stato trovato in possesso di un marsupio, che teneva "ben stretto a tracolla". All’interno del marsupio era nascosta una "pistola scacciacani modificata in modo tale da essere funzionante e in grado di esplodere colpi di arma da fuoco". L’arma completa di caricatore inserito, con i colpi all’interno di cui uno già esploso, è stata sequestrata, mentre il cinese è stato arrestato in flagrante per detenzione di arma da fuoco e per la sua clandestinità sul territorio nazionale.
La procura ha immediatamente disposto gli accertamenti tecnici sull’arma dai quali è emerso che più che una scacciacani era una pistola perfettamente funzionante. L’arma è stata testata anche attraverso prove di sparo.
Si tratta di un episodio piuttosto inquietante e non di un caso isolato. Non è la prima volta infatti che le forze dell’ordine trovano armi modificate e pronte a sparare. Alcune delle quali sarebbero state usate negli ultimi episodi violenti avvenuti all’interno della comunità cinese nei mesi scorsi. Che cosa dovesse fare in città Chang Shen Cheng non è stato chiarito. E’ certo, però, che era arrivato a Prato da poco e che era intenzionato a usare quella pistola. Ne sono sicuri gli investigatori che con tutta probabilità hanno ricevuto una soffiata. "L’efficiente intervento degli inquirenti – ha scritto il procuratore Tescaroli – ha scongiurato la commissione di delitti di sangue nel territorio pratese attraverso l’arresto di un pericoloso clandestino cinese armato di pistola alterata".
Possibile che l’uomo dovesse portare a termine una vendetta, una rivendicazione? Forse collegata alla recente rissa scoppiata all’interno del circolo M2 che ha coinvolto numerosi cittadini cinesi? Nella rissa del 19 agosto scorso rimasero coinvolti una donna di origine spagnola (che ha riportato una frattura cranica e traumi facciali multipli) e tre uomini - uno dei quali già noto per estorsioni e racket della prostituzione - pestati con bottiglie di vetro, posaceneri e altri oggetti contundenti. Le indagini sono in corso per chiarire il movente di quella rissa e per capire se ci possa essere un collegamento con Cheng. Resta il fatto che l’uomo, clandestino, si nascondeva nei garage di un condominio abitato da famiglie e che era armato di una pistola perfettamente funzionante.
L.N.