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La prima indagine di Franck Sharko. Thriller da leggere tutto d’un fiato

I consigli dei bibliotecari della Lazzerini: Davide Gelli propone il romanzo di Thilliez appena edito da Fazi. Parigi 1991, un altro mondo. "Ritmo incalzante, atmosfere crude e realistiche, abissi d’orrore e colte citazioni". .

Davide Gelli,. quinto consiglio di lettura: altre tre puntate in. agosto sulla Nazione

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"Alla scuola ispettori avevano spiegato a Sharko che presto quell’esorbitante numero di cartelle sarebbe rientrato nei pochi centimetri quadrati di una cosa chiamata disco rigido e che qualsiasi agente, da qualsiasi parte della Francia, avrebbe potuto accedervi senza nemmeno lasciare l’ufficio". Si è parlato di noir pretecnologico a proposito di 1991 di Franck Thilliez, maestro del polar contemporaneo e di thriller vintage, infatti il giovane ispettore Franck Sharko, appena arrivato al 36 Quai des Orfèvres, mitica sede della polizia giudiziaria a Parigi, si trova ancora a dover investigare tra raccoglitori di schede cartacee, fax e cabine telefoniche, sugli omicidi di tre donne avvenuti pochi anni prima e rimasti senza colpevole.

Quando una sera viene raggiunto da un uomo che, in preda al panico, gli consegna una foto che ritrae una donna legata e gli parla di un oscuro rompicapo, il giovane ispettore si butta sul caso senza consultare i suoi superiori, ansioso di mostrare il proprio valore, ma si ritrova a sprofondare in un abisso di orrore. Tra citazioni letterarie (Baudelaire, le Horla di Maupassant, La camera gialla di Gaston Leroux) e cinematografiche (impossibile non pensare all’atmosfera che permea i thriller di David Fincher come Seven e Zodiac, oppure a cult movie come Il serpente e l’arcobaleno di Wes Craven o Vestito per uccidere di Brian De Palma), questo prequel delle avventure del detective Sharko, appena pubblicato da Fazi nella collana Darkside (a breve i successivi episodi, già usciti in Francia), ci introduce all’interno della squadra anticrimine, dove vediamo emergere i caratteri e le particolarità dei colleghi di Sharko, come quelle di Titi, il capo, di Glichard “la spada”, il passato di Serge Amandier e la determinazione dell’agente Florence.

Lo stile asciutto e diretto di Thilliez, autore dell’acclamata trilogia dello scrittore Caleb Traskman, la narrazione dal ritmo incalzante e le atmosfere crude e realistiche, non vi faranno posare il romanzo fino a che non sarete arrivati all’ultima pagina. Consigliato agli amanti della letteratura di genere.

Davide GelliBibliotecarioSocietà Cooperativa Culture