
Nella foto piccola il procuratore di Prato Luca Tescaroli, 60 anni. A fianco, l’esponente di Fratelli d’Italia a Prato Tommaso Cocci
Prato, 6 settembre 2025 – Occhi puntati sulla massoneria. Sono quelli della procura di Prato che giovedì mattina ha fatto perquisire le sedi della loggia Sagittario di Prato e della Gran Loggia Alam di Firenze, una sorta di casa madre della prima. La perquisizione, eseguita dalla Digos e dalla Guardia di Finanza di Prato e Firenze, è stata disposta dal procuratore Luca Tescaroli nell’ambito della delicata inchiesta sui ricatti a luci rosse nei confronti dell’ex consigliere comunale e candidato di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali in Toscana Tommaso Cocci, avvocato di 34 anni.

La necessità di accedere alle liste degli affiliati e allo statuto nasce dal fatto che Cocci è stato segretario della loggia massonica fino al giugno scorso quando si è messo “in sonno”. La procura, che indaga per revenge porn e diffamazione, ha in mano gli elenchi completi (dopo un primo tentativo andato a vuoto di acquisirli) e lo statuto della Gran Loggia Alam. Documenti che saranno vagliati per capire in quale ambiente si è mosso Cocci, vittima delle missive imbarazzanti spedite non solo a lui (la prima a gennaio), ma anche ai suoi colleghi di partito, all’ex sindaca di Prato e agli ex assessori, al governatore della Misericordia di Prato, al sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, e a due giornali. Nelle lettere c’è una foto osé di Cocci che lui stesso ha ammesso di aver scattato e condiviso su un account social che poi si è rivelato una trappola. Le foto sono state corredate di accuse infamanti come la partecipazione di Cocci a festini, all’uso di droghe, a un presunto scambio di soldi e voti, all’affiliazione di Cocci alla massoneria, a un collegamento con i cinesi per aver seguito, in qualità di avvocato, alcuni ricorsi per l’ottenimento dei permessi di soggiorno. I ricattatori chiedevano che Cocci si ritirasse dalla politica in cambio del silenzio. C’è chi parla di guerra fratricida dentro al partito e chi guarda altrove. Al partito tutto tace, anche sul possibile azzeramento delle candidature per le regionali. La procura pratese ha acceso i riflettori sulla loggia “Sagittario” per la terza volta in un anno e mezzo. È la stessa loggia massonica al centro dell’inchiesta della Dda di Firenze per i presunti rapporti corruttivi fra l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci (maestro venerabile fino al 2020) e l’ex sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Un terremoto esploso a giugno cui sono seguite le dimissioni della sindaca Pd che, secondo i pm, avrebbe asservito la sua funzione pubblica agli interessi dell’amico imprenditore in cambio di voti raccolti in ambienti massonici. Lo stesso schema si era riproposto nel maggio 2024 quando sempre Matteini Bresci era finito ai domiciliari insieme all’ex carabiniere Sergio Turini per corruzione (entrambi hanno patteggiato). Turini parlava di “special club”, di “cappucciate” e “cene segrete” a cui partecipava la “Prato che conta”. “Qui ci sono i soldi veri”, diceva sostenendo che avrebbe potuto ottenere “utilità” da quelle frequentazioni. Non a caso i vicini di casa di via Lazzerini, dove ha sede la loggia Sagittario (la cui presidente è una donna), parlano di “cene in giardino coperte dai teloni”, di un viavai di “notabili”, professionisti, politici, imprenditori, medici. Cocci, secondo le lettere, sarebbe stato l’uomo di riferimento “di destra” di Matteini Bresci e con il quale avrebbe partecipato a eventi nella sede fiorentina. A Firenze, scena simile: a Palazzo di Ubaldino Peruzzi – in Borgo de’ Greci –, nel cuore pulsante della Gran Loggia d’Italia degli Alam (Antichi liberi accettati muratori), si incontrano le sezioni massoniche di Firenze. Sono 16, per 350 iscritti. Di questa ’obbedienza’ fa parte la loggia Sagittario di Prato. Due giorni fa si è presentata la Finanza con un decreto di perquisizione. Sequestrati gli elenchi degli iscritti e documenti contabili. “Hanno preso le carte riguardanti la loggia Sagittario”, spiega F. ’fratello’ storico della sezione Alam Firenze.