
Il medico Luca Magni grande appassionato di basket
Per la prima volta, il "Torneo Città di Prato" dedicato al Maxibasket sarà aperto anche alle squadre straniere. Un’occasione per la città sia a livello sportivo che turistico. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione e organizzata dall’Asd Street Basket Prato, si svolgerà venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio 2026 alla palestra Toscanini, la pèalestra del Buzzi e la palestra Gramsci-Keynes. "Proprio l’individuazione e l’ottenimento degli spazi è stato il problema maggiore - svela Luca Magni, uno dei principali protagonisti della manifestazione - Sia a livello di quantità che di qualità, siamo indietro a Prato per quanto concerne le strutture. Abbiamo cominciato con un anno di anticipo a lavorare e speriamo di creare qualcosa di bello". Il torneo prevede un massimo di 16 formazioni maschili e quattro femminili. Per gli uomini possono partecipare atleti nati fino al 31 dicembre 1976 e l’età media della squadra deve essere di 55 anni. Per le donne possono essere al via cestiste nate fino al 31 dicembre 1981 e l’età media della compagine deve essere di 50 anni. "Per la prima volta ci apriamo alla sfera femminile - continua Magni - Già l’anno scorso abbiamo avuto un buon successo, con tante formazioni provenienti da tutto il nostro Paese, ma sono sicuro che stavolta andrà ancora meglio. Stiamo registrando un interesse importante, sia dall’Italia che da fuori. Tanto è vero che le prime due compagini iscritte sono inglesi". Per le strutture ricettive e i locali cittadini, l’arrivo di tante squadre porterà un importante giro d’affari. "Assolutamente. Anche perché, oltre ai giocatori, potrebbero venire famiglie e altri accompagnatori. Insomma una bella opportunità per Prato. Non caso stiamo lavorando con il Comune per organizzare delle gite che garantiscano una valorizzazione del territorio. Sarà necessario l’aiuto di tanti volontari e anche delle realtà cestistiche locali. Evento che chissà, magari aprirà le porte per la nascita di un campionato internazionale per club che potremmo ospitare a Prato".
Francesco Bocchini