MARTINA MAROTTA
Cronaca

Il tentato furto della Sacra Cintola. Tra fede e leggenda 700 anni dopo. Stasera visita notturna in Cattedrale

La ricorrenza ricordata in Duomo con appuntamenti, iniziati ieri per la festa della Madonna del Sacro Cingolo. La storia del pistoiese Musciattino e dell’impronta della sua mano tagliata e lanciata contro la chiesa dalla folla.

La Cattedrale di Santo Stefano è al centro della ricorrenza dei 7 secoli dal tentato furto della Sacra Cintola ad opera di. Musciattino

La Cattedrale di Santo Stefano è al centro della ricorrenza dei 7 secoli dal tentato furto della Sacra Cintola ad opera di. Musciattino

Era la notte tra il 27 ed il 28 luglio del 1312 quando Musciattino, chierico pistoiese, tentò di rubare la Sacra Cintola di Prato. La reliquia, una striscia di lana di capra di 87 centimetri che la tradizione vuole fosse appartenuta alla Madonna, è conservata nella Cattedrale di Prato e rappresenta il fulcro della religiosità cittadina. La leggenda, nota ai Pratesi, racconta di Giovanni di ser Landetto da Pistoia, conosciuto con il nome di Musciattino, che riuscì a rubare la reliquia dalla Cattedrale ma una volta uscito, credendo di trovarsi davanti alle porte di Pistoia ed urlando per far aprire le porte, fu acciuffato dai pratesi. La storia narra poi che la mano del ladro fu tagliata e lanciata contro la chiesa dalla folla. Ogni pratese, giovane o anziano che sia, ha sicuramente cercato l’impronta rossa della mano nell’architrave della seconda porta sul lato sud della Cattedrale, la più vicina al campanile. Una leggenda, questa, che si tramanda da generazioni e conferma il legame tra la Cintola della Madonna e la città di Prato, oltre che la devozione di ogni cittadino verso la reliquia.

Proprio ieri, 28 luglio, ricorreva la festa della Madonna del Sacro Cingolo che è stata celebrata con una serie di appuntamenti: alle 9 con la recita del Santo Rosario a cui è seguita la Celebrazione Eucaristica nella cappella del Sacro Cingolo presieduta dal parroco canonico don Marco Pratesi e concelebrata dal Capitolo della Cattedrale. Coloro che hanno partecipato alle funzioni o visitato la Cattedrale hanno ottenuto l’indulgenza plenaria.

Ma non solo le celebrazioni religiose ricordano il tentato furto della Cintola avvenuto oltre 7 secoli fa. In programma per oggi, martedì 29 luglio, il museo dell’opera del Duomo propone di rivivere il furto della reliquia con una visita notturna alla Cattedrale e alla Cappella del Sacro Cingolo mariano dalle 20 in poi. Coadiuvati da Serena Pecini, curatrice della visita, i partecipanti ripercorreranno i leggendari avvenimenti e potranno vedere le bellezze della Cappella del Sacro Cingolo, nella prima campata della navata sinistra della Cattedrale. Tra le opere che abbelliscono la cappella e che saranno visibili durante la visita guidata il ciclo pittorico di Agnolo Gaddi "Storia di Maria Vergine e della Cintola" realizzato alla fine del 1300, la statua della Madonna col bambino di Giovanni Pisano, posta sopra l’altare settecentesco dove è contenuta la cintola e la grata bronzea del primo Rinascimento.

Il costo per la partecipazione è di 20 euro. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere una email a [email protected] o telefonare al numero 340-5101749 (anche Whatsapp).

Martina Marotta