MARTINA MAROTTA
Cronaca

Il gruppo ebraico: "Stella di David proibita: così non sfiliamo"

La protesta di Keshet Italia: "Gli organizzatori hanno vietato la bandiera arcobaleno con il nostro simbolo".

Gli organizzatori del Toscana Pride hanno chiesto a Keshet Italia, organizzazione ebraica Italiana per i diritti LGBTQ+, di non sfilare con le proprie bandiere alla parata svoltasi ieri per le vie del centro storico di Prato per la presenza della Stella di David su di esse. Non si tratta di bandiere israeliane, ma di un simbolo che unisce l’orgoglio LGBTQ+ all’identità ebraica. Tutto ciò per evitare possibili tensioni. "Non saper includere le persone ebree è una sconfitta per l’intero movimento LGBTQIA+. – dichiara Ariel Heller – board Keshet italia e presidente Keshet Europe in una conferenza stampa convocata poco prima della parata – Che ci siano ancora parti della comunità che fingono di non riconoscere i nostri simboli per ciò che sono, simboli ebraici, gli stessi che ci venivano cuciti addosso durante la Shoah, e che oggi rivendichiamo con orgoglio, è inaccettabile. Questi simboli non possono essere confusi con alcuna bandiera nazionale. Dal giorno successivo al Pride auspichiamo l’inizio di un percorso vero, serio e rispettoso di conoscenza, ascolto e dialogo con la nostra comunità e delle battaglie che portiamo avanti. Perché non c’è liberazione possibile se non è una liberazione per tutt3". Una scelta politica che ha fatto storcere il naso a molti. Ad appoggiare l’organizzazione anche + Europa, Azione e Psi regionale e Pratese. "+Europa si schiera al fianco di Keshet Italia e di chiunque lotti ogni giorno per una società inclusiva, plurale, laica e rispettosa – afferma Federico Eligi, segretario regionale di +Europa – Per questo non possiamo sfilare se non è permesso di sfilare a tutti liberamente". Anche Azione, nella figura del segretario regionale Marco Remaschi, ha espresso il suo dissenso: "eEcludere una parte della comunità LGTBQIA+ è un atto di chiusura e va esattamente contro a quanto per cui ogni giorno combattiamo: ossia discriminazione e odio. Attribuire a una comunità le responsabilità di uno stato straniero è un pericoloso precedente che potrebbe trovare terreno in altre forme odiose di discriminazione e violenza". Alla conferenza stampa presente anche Rita Vargiu membro del consiglio nazionale e nella segreteria regionale del Psi. "Siamo contro ogni forma di discriminazione e sempre avanti per la tutela dei diritti di tutti. Il Pride dovrebbe essere un momento di condivisione, di unione e non di disgregazione". Alla luce di quanto successo, Keshet ha deciso di non partecipare alla parata pur avendo voluto essere presente.

Martina Marotta