La Rete Antifascista di Montespertoli ha espresso apprezzamento per la decisione del sindaco Alessio Mugnaini di annullare l’evento relativo alla Mostra del Chianti che prevedeva un confronto enogastronomico con i produttori di vino israeliano, provenienti da Ramat HaNagev. Per contro, l’Associazione Fiorentina Amici di Israele non ha nascosto disappunto e delusione, in una seconda lettera inviata dal presidente Kishore Bombaci al primo cittadino montespertolese. La vicenda "esplosa" nei giorni scorsi continua com’era prevedibile a tenere banco, per una polemica che promette di non esaurirsi a breve.
"Riconosciamo il pregio culturale dello scambio e quello scientifico della ricerca che avrebbero valorizzato l’evento in oggetto. Tuttavia riteniamo che la scelta di promuovere prodotti israeliani, in questo contesto storico drammatico, rischiava di essere percepita come una forma di legittimazione o normalizzazione di una situazione gravissima, in cui le responsabilità del governo Netanyahu sono riconosciute a livello internazionale come crimini di guerra e contro l’umanità – hanno detto gli esponenti di Rete Antifascista – siamo coscienti dell’esistenza di numerose esperienze virtuose di dialogo, coesistenza pacifica e collaborazione all’interno del complesso contesto israeliano-palestinese e ne riconosciamo il profondo valore trasformativo. Non bastano tuttavia alcune esperienze locali di convivenza, per quanto meritevoli, a bilanciare una struttura politica che subordina diritti civili e libertà fondamentali all’appartenenza etnica o religiosa".
La controreplica di Bombaci, che non ha risparmiato un attacco a Mugnaini, non si è fatta attendere. "Ci si domanda per quale motivo il Comune ha deciso di conferire valenza politica alla manifestazione assecondando le richieste di una sparuta minoranza, nemmeno di Montespertoli, che ha portato a sostegno solo argomentazioni ideologiche – ha detto – la verità è che l’annullamento della manifestazione ha significato solo e soltanto cedere al ricatto della propaganda che, del tutto indifferente alla verità e persino al destino del popolo palestinese, lo usa come pretesto per attaccare lo Stato di Israele e gli ebrei. E’ dunque doveroso prendere le distanze e manifestare contrarietà alla scelta del Comune di Montespertoli. Perché non è ammissibile soggiacere alla violenza di chi pensa di imporre il proprio modo di vedere le cose a scapito della comunità tutta".