
Si è svolto senza problemi il presidio di ieri pomeriggio in piazza Ciardi. A due passi il pronipote di Mussolini presentava il suo libro ad Etruria 14.
Gazebi e bandiere per il presidio antifascista ieri in Piazza Ciardi organizzato dal Comitato 25 aprile di Prato per protestare contro la presentazione del libro di Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote di Benito Mussolini, "Mussolini e il fascismo, l’altra storia", svoltasi nella sede di Etruria 14. Gli organizzatori del presidio avevano diffuso un comunicato nei giorni scorsi per chiamare a raccolta persone, collettivi, associazioni e organizzazioni che si dichiarano antifasciste. E non solo: "Scendiamo in piazza per dire che siamo contro il revisionismo del governo Meloni che sta compiendo scelte inaccettabili sulla pelle delle persone, che continua ad armare guerre e a impoverire la popolazione – si legge nel comunicato – pretendiamo sia rispettata la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione e che vengano sciolte tutte le organizzazioni di stampo neofascista". Ai partecipanti è stato chiesto di portare bandiere, cartelli, tamburi, fischietti. In piazza due gazebi, casse, slogan, chitarre e musica. "È stata fatta una chiamata alla piazza, un momento di raccolta ed opposizione a questa manifestazione – racconta Fulvio Castellani membro della segreteria provinciale del Partito Comunista Italiano e parte del comitato 25 aprile di Prato – nelle città di una Repubblica con una Costituzione antifascista dovrebbe essere vietata l’esaltazione di questi eredi del fascismo". In piazza anche potere al popolo, Rifondazione Comunista, Non Una Di Meno, alcuni presidenti dei circoli ARCI e molti altri.
Presenti in Piazza Ciardi anche le Forze dell’Ordine per garantire sicurezza e ordine pubblico. A chiedere la loro presenza anche gli esponenti di Etruria 14, che hanno organizzato la presentazione del libro che nei giorni scorsi, in un comunicato, hanno ribadito che l’evento si svolgeva in una sede privata "nel pieno della legalità e del diritto di parola ed opinione" per poi chiedere la presenza dei responsabili dell’ordine pubblico affinché fosse garantito il regolare svolgimento dell’evento e la sicurezza dei partecipanti. Fino al tardo pomeriggio le due manifestazioni si sono svolte nella normalità, sia per la presenza delle forze dell’ordine ma anche perché nessuno dei due gruppi ha affrontato il particolare momento con atti di violenza.
Martina Marotta