REDAZIONE PRATO

Il centrodestra in campo: "L’irritazione del Pd dice che facciamo bene"

Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega: i messaggi da Prato a Roma arrivano "Innervositi dalla nostra mobilitazione, ora i problemi si affrontano" .

Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega: i messaggi da Prato a Roma arrivano "Innervositi dalla nostra mobilitazione, ora i problemi si affrontano" .

Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega: i messaggi da Prato a Roma arrivano "Innervositi dalla nostra mobilitazione, ora i problemi si affrontano" .

"Il lavoro certosino, a tambur battente, giorno dopo giorno per non nascondere più la polvere sotto il tappeto, per far emergere i problemi della città in modo da affrontarli sta dando frutti, è evidente. Tutto ciò da una parte ci rincuora e ci dà forza per andare avanti per un domani diverso, dall’altra provoca un evidente nervosismo in chi, a capo della città per decenni, non è riuscito o peggio ancora non ha voluto affrontare definitivamente i nodi del nostro territorio". E’ lo scenario che disegna il centrodestra pratese che in questi mesi ha cercato di accorciare le distanze tra Prato e Roma, tra i bisogni della città e i possibili interventi del governo. Può aver lavorato in ordine sparso la coalizione tramite le parlamentari, non c’è dubbio, ma i risultati comunque iniziano a vedersi. Chiara La Porta di Fratelli d’Italia, Erica Mazzetti di Forza Italia, Elisa Montemagni della Lega: ognuna delle deputate ha cercato di incidere, sollecitare, mobilitare. Solo pensando agli ultimi mesi questo è il calendario dell’attenzione crescente: è venuta per la prima volta la Commissione antimafia a Prato, "la cui presenza era stata negata fino ad allora dal Pd", ricordano gli esponenti di FdI. Prima era arrivata la Commissione dedicata allo sfruttamento sul lavoro per accendere i riflettori sulle aziende guidate da cinesi che non rispettano fisco e diritti dei lavoratori; domani, a Ferragosto, arriva il ministro dell’Interno Piantedosi per un summit molto significativo mentre in autunno il ministro Valditara si occuperà, ha promesso, delle esigenze scolastiche. Arriverà a settembre anche la Commissione parlamentare che si occupa del rischio idrogeologico guidata da Pino Bicchielli di Noi Moderati, l’altro giorno il Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano ha partecipato ad una seduta operativa coordinata dal commissario Claudio Sammartino. "Incontri operativi, non si tratta di passerelle" sottolineano dal centrodestra. Vuol dire che i messaggi partiti da Prato (dalle parlamentari, dalle associazioni di categoria, dai partiti) sono arrivati a destinazione. Nella capitale, nei palazzi della politica, il caso Prato ha un posto definito. Adesso molto più di prima. Fino a poco tempo fa non avveniva così. Lo disse chiaramente l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni in una intervista a La Nazione: "Mi sono battuto per far capire la peculiarità di Prato, ma sono arrivato fino ad un certo punto.. anche se a Roma c’era il mio partito al governo". Il Pd sa che a Prato più che in Toscana, ora che il campo larghissimo sulla carta è stato varato, rischia molto. E quindi mostra una certa irritazione per la mobilitazione del centrodestra.

Aveva iniziato il deputato dem Marco Furfaro dicendo a La Nazione di non essere contento della visita del capo del Viminale, aveva continuato l’assessora regionale Monia Monni accusando il governo di non mettere a disposizione i soldi per la sicurezza idraulica mentre il portavoce del Pd toscano Diego Blasi aveva parlato "della politica del selfie" del centrodestra e dei suoi ministri. Ora da parte del Pd arriva invece una lettera aperta al ministro Piantedosi "con domande".

"La differenza tra noi è loro è evidente - commenta la deputata Chiara La Porta - noi ci impegnamo per risolvere i problemi, loro per minimizzarli. Ma non è più possibile nascondere le questioni che attanagliano il territorio, sicurezza, sfruttamento sul lavoro, criminalità. E allora non sanno più come giustificarsi. Il Pd è in evidente difficoltà a rispondere alle esigenze dei cittadini". Incalza la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: "Se vengono i ministri sono passerelle... se non vengono sono menefreghisti. Non abbiamo tempo per le polemiche: la nostra politica è stare in mezzo ai problemi della gente". Ed Elisa Montemagni: "Diamo il benvenuto al ministro, il Pd vede il tema sicurezza come un qualcosa distante da loro da sempre. Il buonismo e l’accoglienza diffusa non fanno bene al territorio: i problemi prima o poi vengono fuori. Noi li affrontiamo o cerchiamo di prevenirli".

Luigi Caroppo