CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Il caso Red Lion accende i gruppi di opposizione. Per Curcio è l’ora del. Controllo di Vicinato. Ciani chiede i dati

Dopo l’intervento del sindaco e della segreteria del Pd di Vernio, tornano sul problema sicurezza e sugli eventi intimidatori, avvenuti...

Dopo l’intervento del sindaco e della segreteria del Pd di Vernio, tornano sul problema sicurezza e sugli eventi intimidatori, avvenuti...

Dopo l’intervento del sindaco e della segreteria del Pd di Vernio, tornano sul problema sicurezza e sugli eventi intimidatori, avvenuti...

Dopo l’intervento del sindaco e della segreteria del Pd di Vernio, tornano sul problema sicurezza e sugli eventi intimidatori, avvenuti al pub da parte di una banda di ragazzi stranieri, le due forze di opposizione. Fratelli D’Italia, con il capogruppo in consiglio Marco Curcio (nella foto), propone due soluzioni. "Di fronte a spaccio, aggressioni e violenze nei locali come quelle del Red Lion – spiega Curcio, che ha presentato due mozioni, una per il Controllo di Vicinato e una per il divieto di consumo di alcolici in strada, piazze e giardini - non servono promesse ma un combinato disposto di azioni concrete che affianchino le forze dell’ordine nel lavoro quotidiano. Con il Controllo di Vicinato, iniziativa costruita col Dipartimento Sicurezza, Difesa e Legalità di FdI, guidato da Renato Vargiu e Matteo De Valerio, e adattata al modello di Vernio, diamo ai cittadini la possibilità di collaborare in modo coordinato e qualificato con le autorità, rendendo più capillare il presidio del territorio". "Le dichiarazioni della sindaca Lucarini - conclude Curcio - lette in questi giorni sono imbarazzanti: le pezze che prova a mettere sono peggiori del buco". Anche Rilanciamo Vernio si rivolge al Comune: "Come gruppo consiliare civico non intendiamo fare polemiche sterili – dichiara Lorenzo Ciani, portavoce del gruppo - ma è evidente che non si può più tacere davanti a situazioni che minano la sicurezza e la serenità del paese. Negli ultimi dieci anni si è assistito a un’accettazione passiva, senza condizioni né confronto, di dinamiche che oggi sfociano in episodi ben noti alla comunità, in gran parte legati a gruppi di origine non italiana. La nostra lista ha più volte avanzato richieste per ottenere dati concreti".

C.I.