
L’allarme, stavolta, è arrivato dalla provincia aretina: a porre l’accento sul sottodimensionamento del personale scolastico, in particolare dei collaboratori scolastici,...
L’allarme, stavolta, è arrivato dalla provincia aretina: a porre l’accento sul sottodimensionamento del personale scolastico, in particolare dei collaboratori scolastici, è stata la segreteria della FLC CGIL di Arezzo. La questione potrebbe interessare anche le scuole pratesi, considerando che non si tratta di un argomento inedito.
La sezione aretina del sindacato, nella nota con cui chiedeva di rinforzare il personale ATA della provincia per il 2025/26 anche tenendo conto della percentuale di alunni con disabilità più alta rispetto ad altri contesti provinciali (oltre che dell’estensione del territorio) ha ufficializzato alcuni numeri relativi alla realtà scolastica pratese, che con 32.692 alunni suddivisi in 29 istituti scolastici (in rappresentanza di 109 plessi) è la settima provincia della Toscana per popolazione scolastica. Prato ha una delle percentuali più basse per quanto concerne la presenza di studenti con disabilità, attestatasi al 7,48% e facendo registrare il terzo valore più basso della regione a pari merito con Siena (corrispondente a 1448 scolari, dei quali 473 con disabilità grave).
La Cgil, criticando le assegnazioni previste dal Ministero, ha chiesto una "revisione immediata dei criteri di ripartizione dei posti in deroga per il personale ATA, con un adeguato incremento delle assegnazioni alla provincia di Arezzo" alla luce di una disparità che sempre a detta dei sindacalisti aretini "aggrava il carico di lavoro del personale in servizio e abbassa gli standard di qualità e sicurezza nelle scuole". Chissà che la questione non possa interessare indirettamente anche Prato.