REDAZIONE PRATO

Caos al pronto soccorso ‘Quell’uomo ha una pistola’. Ma è un falso allarme

Un 30enne alterato dalla droga ha scatenato il panico al Santo Stefano. Urlava contro tre cinesi in attesa delle cure per ferite da arma da taglio .

Un esagitato ha seminato il panico al pronto soccorso pratese È intervenuta la polizia

Un esagitato ha seminato il panico al pronto soccorso pratese È intervenuta la polizia

"Quell’uomo ha una pistola". Momenti di panico al pronto soccorso del Santo Stefano nella notte tra lunedì e martedì quando una persona, esagitata e sotto l’effetto di stupefacenti, ha iniziato a gridare contro un cinese in quel momento in attesa delle cure: "E’ armato, ha una pistola". In pochi secondi è stato un fuggi fuggi generale, anche se alla fine si è rivelato un falso allarme. L’uomo che ha scatenato il panico, un marocchino sui trent’anni, era stato accompagnato dalla polizia in pronto soccorso dopo che gli agenti lo avevano trovato in strada in forte stato di agitazione: urlava e gridava in piena notte, chiaramente alterato. In pronto soccorso l’uomo ha visto tre cinesi in attesa delle cure: presentavano ferite alla testa, conseguenze, pare, di un accoltellamento. A quel punto il marocchino ha iniziato a urlare che uno dei tre aveva una pistola: si è scatenato il panico tra utenti, pazienti e personale. C’è stato un fuggi fuggi generale. Gli agenti della polizia di Stato hanno verificato che nessun cinese aveva una pistola, ma sono stati attimi di estrema difficoltà per il personale sanitario e anche gli utenti.

"E’ stata una notte di paura per il personale sanitario", conferma Roberto Cesario, segretario del Nursind Prato, che da tempo si sta attivando per tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza per chi lavora in pronto soccorso e in psichiatria. Sul tema ci sono stati anche diversi incontri in prefettura. "L’ospedale di Prato è luogo ‘attenzionato’ da tutte le forze dell’ordine e pertanto ringrazio la prefetta La Iacona per essersi attivata al fine di garantire più sicurezza. Le aggressioni, verbali e fisiche, durante l’attività lavorativa, e in particolare in ambito sanitario, rappresentano una seria problematica. Nei pronto soccorso è purtroppo in costante incremento". Episodi che lasciano tracce nei lavoratori: "Capita che si verifichino aggressioni traumatizzanti non solo a livello fisico e che a volte possono portare a veri disturbi post-traumatici da stress, spingendo magari i lavoratori a cambiare sede di lavoro o addirittura tipo di lavoro. "Come Nursind Prato stiamo portando avanti assieme alla Prefettura un lavoro importante per fornire ai colleghi la massima tutela. Inoltre la direzione Asl ha messo in atto tutto il possibile, rafforzando il personale, implementando sistemi di sorveglianza e mettendo due guardie giurate fisse in pronto soccorso. L’attivazione del pulsante di emergenza in pronto soccorso e in psichiatria, installato dopo nostra richiesta, ha fatto sì che ora le forze dell’ordine intervengano in pochi minuti. Ma continuiamo a chiedere il posto di polizia in Pronto soccorso aperto 24 ore su 24. Le aggressioni avvengono quasi sempre di notte, l’apertura del posto di polizia solo dalle 8 alle 20 non basta".