CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

La Valbisenzio ostaggio delle frane: lavori, ipotesi riapertura e danni

Una settimana infernale sulla 325 per i pendolari e per le aziende del distretto. Rebus sulle soluzioni

La Valbisenzio ostaggio delle frane: lavori, ipotesi riapertura e danni

Prato, 10 marzo 2024 – La Provincia ha annunciato giovedì che suppone di poter riaprire la Sr 325 al transito veicolare fra il 14 e il 15 marzo: per una settimana ci sarà soltanto il passaggio dei mezzi delle aziende, organizzati e scortati dalla Polizia Municipale durate le ‘finestre temparali). Dal 20/21, senso unico alternato anche per tutti gli altri. Nel frattempo viene chiesta al più presto, da tutte le forze politiche, una considerazione per le vie alternative, invocando l’aiuto del Governo.

Intanto, Cna Toscana Centro comunica che da lunedì 11 marzo saranno effettuate, sul tratto stradale a partire da Figline, (via 7 marzo) verso Schignano, 3 fasce di risalita per mezzi merci sotto i 35 quintali nei seguenti orari: dalle ore 10 alle ore 11; dalle ore 15 alle ore 16; dalle ore 17 alle ore 18. Sono confermate per i prossimi giorni tutte le misure sul traffico merci, compresa le percorribilità dell' uscita dalla vallata verso Montepiano anche per i mezzi superiori a 35 quintali con impianto semaforico.

Fra le ipotesi più sentite in questi giorni, una galleria verso Barberino, per un collegamento con l’A1: potenziale storica alternativa allo sbocco a Santa Lucia, è stata affiancata nell’ultimo periodo dall’ipotesi di collegamento su Montemurlo. Il primo passo, uno studio di fattibilità (sondaggi e verifiche geologiche), ad oggi inesistente.

Per il geologo Marco Morelli, il collegamento sotto la Calvana si può fare: composta dallo stesso materiale dei monti attraversati dall’Alta Velocità nel Mugello, ci sarà da gestire il carsismo e quindi l’acqua, ma paesaggisticamente e a livello di sicurezza dà più garanzie di qualsiasi altra ipotesi.

Danni per 50 milioni al giorno

Una chiusura più lunga del previsto ha gettato nell’angoscia le aziende, che stimano 50 milioni di danno al giorno per al distretto tessile, accompagnati dalla cassa integrazione per le centinaia di dipendenti. Ben vengano poi le finestre con la riapertura alle Coste per i mezzi aziendali, ma tutte le associazioni di categoria chiedono informazione e attenta gestione. In ginocchio gli altri settori economici del terziario, che lavorano principalmente con la Piana: Confcommercio auspica una rapida riapertura dei collegamenti.

I fondi dalla Regione

Riaperta la ex Statale dalla parte nord, a La Pusignara, a senso unico alternato, si lavora all’interruzione che crea più disagi coi collegamenti con Prato (e il distretto tessile). Da giovedì, con lo stanziamento di 3 milioni da parte della Regione Toscana per la somma urgenza, è stata individuata una super squadra di tecnici esperti nel settore, coordinati dall’ingegner Sirio Chilleri, che studia il fenomeno e le possibili soluzioni, mentre una gruppo di operai specializzati prosegue con il disgaggio.

Treno e bus, nuova corsa

Grande impegno da parte di Autolinee Toscane e Trenitalia/Rfi per consentire agli studenti delle superiori di raggiungere le scuole: i ragazzi, durante la chiusura della Sr 325 si possono recare a Prato in treno e alla stazione ad attenderli c’è il bus che li porta al polo scolastico. Disponibilità, poi, da parte dei treni, a sospendere anche questo fine settimana i lavori previsti sulla Direttissima per garantire diverse corse da e verso Prato.

Non sono mancate le difficoltà, in un trasporto pubblico che di giorno in giorno ha rivisto orari e corse. Ieri Autolinee Toscane ha fatto sapere che da da lunedì scatta una novità rispetto alla programmazione della scorsa settimana: nei giorni feriali ci sarà l’aggiunta di una nuova corsa per l’ingresso degli studenti della media di Vernio da Vaiano.

La nuova corsa è alle ore 7,35 in partenza da Vaiano (rotatoria SR 325) per Usella, Carmignanello, Vernio Mercatale, Vernio SR 325 (Stazione Fs), Vernio Scuole Ceraio (7.55) e Vernio San Quirico. L’invito è a leggere tutti gli orari aggiornati, inclusi i collegamenti ferroviari, che a mano a mano saranno pubblicati sul sito www.at-bus.it.

Code infinite sulle altre vie 

Le vie di fuga, come era già noto, non sono all’altezza di essere chiamate tali. La prova del nove è stata questa lunga settimana di pendolarismo, con blocchi continui sia da Faltugnano che da Figline, per cause varie, su tragitti che in alcuni casi obbligano a triplicare i tempi usuali, anche in considerazione che dal 2 novembre la situazione stradale a nord di Prato risulta devastata. Due finestre orarie, poi, la mattina e il pomeriggio per consentire ai furgoni delle aziende di entrare in Val di Bisenzio, da Figline, si son dimostrate più lunghe del previsto, bloccando completamente la possibilità di uscire dalla Vallata per almeno 3 ore al giorno.

Interventi in extremis sulle vie di fuga: asfaltata via di Faltugnano, si tiene monitorata via Bertini, da cui transitano tutti i veicoli in uscita, che dal 2 novembre presenta un vuoto sotto strada, mentre a Figline sono state messe transenne nel punto dove il margine della strada coincide, da novembre, col greto della Bardena. Inascoltate le richieste degli abitanti di Schignano e Migliana a Prato, che per non mettere ulteriormente in sofferenza i 50 residenti di Cerreto, non consente l’utilizzo di via di Cantagallo per gli utenti dei Comuni limitrofi.

In tutto questo, cittadini e aziende hanno lamentato mancanza di comunicazione chiara sulla mobilità tutta: il canale Telegram Info 325 è rimasto muto per giorni, le chat dei paesi impazzite hanno portato la nascita di gruppi di «info fai da te» su Facebook.