
Il popolo di Forza Italia, forza moderata del centrodestra
Fibrillazioni sulla massoneria. E Forza Italia ripiomba nel caos, manifestazione di una crisi di mancata coesione che va avanti ormai da tempo. Aldo Milone, ex assessore alla sicurezza e ’grillo parlante’ della città, ma anche esponente pratese del partito di Tajani, annuncia di chiudere l’esperienza azzurra e di tornare nella sua casa. Piccola, ma confortevole. Un mini appartamento ma dove ha tutte le cose al suo posto essendo lui il referente di se stesso e di tante persone che lo hanno sempre seguito: la lista "Prato libera e sicura". Tutta colpa della posizioni del partito sulla massoneria. Milone aveva proposto trasparenza e autodichiarazioni per appartenenza alle logge. Apriti cielo. Dopo la pubblicazione della sua posizione su La Nazione, ieri polemiche al veleno all’interno del partito.
Prima uno dei coordinatori provinciali, Francesco Cappelli, ha fatto sapere che Milone non rappresentava al posizione del vertice, poi la deputata pratese Erica Mazzetti è intervenuta pubblicamente con posizione molto diversa dall’ex ’sceriffo’ pratese: "Dico no, da liberale e da cattolica e mai iscritta a qualsiasi obbedienza o loggia, alla campagna di fango su tutte le associazioni, che hanno pieno diritto di esistere, perché la nostra Costituzione tutela la libertà di associazione. Tuttavia, ancora una volta, viene usata dal Pd come capro espiatorio e come origine di ogni male con il solito stomachevole e finto moralismo" ha detto.
Milone lette queste parole ha confermato il suo desiderio di lasciare il partito: "In un momento in cui la Digos e la Guardia di Finanza, su ordine della Procura della Repubblica, sta procedendo all’acquisizione di tutti gli iscritti alle varie Logge massoniche e quasi tutti i partiti, sinistra e destra, stanno cercando di escludere addirittura chi è iscritto alla Massoneria, contestare la mia richiesta di trasparenza, che non è una preclusione a fare politica, vuol dire che Forza Italia ama l’ambiguità e la non chiarezza, o meglio, il torbido. Devo supporre che in questo partito ci siano iscritti alla Massoneria che non amano dirlo in maniera trasparente. Io sono entrato in Forza Italia proprio perchè avevano detto che condividevano i miei valori, ovvero la sicurezza, la lotta all’illegalità e la trasparenza. Tra l’altro mi considero un uomo libero e l’ho dimostrato in ogni circostanza. Ho attaccato destra e sinistra quando ho ritenuto opportuno farlo soprattutto per essere trasparente. A questo punto lascio come semplice iscritto, che non ha mai voluto ricoprire alcun incarico nel partito, Forza Italia e ritorno nella mia lista civica Prato Libera e Sicura". Questa la reazione a caldo, da vedere se Milone confermerà la sua scelta. Certo la distanza tra lui e la deputata, ma anche con i coordinatori, è notevole. In queste settimane, si dice all’interno di Forza Italia, aveva dato noia l’attivismo di Milone, altri avevano però sottolineato che l’ex assessore andava a riempire vuoti lasciati proprio dall’indecisionismo del partito che su molte partite è rimasto alla finestra o quasi.
Suona la carica la deputata pratese cercando di andare oltre le polemiche su cappucci e logge: "Dobbiamo tornare a parlare dei problemi reali di una città commissariata e a confrontarci su come uscire insieme da questo stallo, causato solo dal Pd - sottolinea Mazzetti - Infrastrutture, lavori pubblici e cantieri Pnrr, impianti e multiutility ma anche sicurezza, dimenticata dalle ultime giunte, e contrasto all’illegalità, contrasto al rischio idraulico, programmazione: questa è l’agenda per salvare Prato e per farla tornare a correre. Il Pd è in totale confusione e non si fa più scrupolo alcuno per tentare di sviare l’attenzione ed eludere le sue gravissime responsabilità nel commissariamento".
Luigi Caroppo