
Il corteggio storico dell'8 settembre (foto Attalmi)
Prato, 8 settembre 2025 – Il Corteggio è pronto a tornare a due anni di distanza dall’ultima volta (l’anno scorso è stato annullato a causa dell’allerta meteo). Si parte stamani alle 10,30: il gonfalone con la rappresentanza comunale parteciperà al solenne pontificale presieduto da monsignor Giovanni Roncari, vescovo emerito di Grosseto e Pitigliano-Sovana-Orbetello, invitato dal vescovo Giovanni Nerbini per concelebrare la cerimonia. Seguirà sul sagrato della Cattedrale la cerimonia della “consegna dei ceri del Comune alla cappella della Cintola” da parte del commissario straordinario Claudio Sammartino. Il Sacro Cingolo sarà esposto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19. Alle 20 l’annuncio della campana di Palazzo Pretorio “La Risorta” per l’uscita del gonfalone da Palazzo comunale, con la partenza del tradizionale corteo in abiti medievali per le vie e le piazze del centro storico a cui prenderanno parte i gruppi storici della Provincia di Prato e delle Province limitrofe e le rappresentanze delle città gemellate. La tradizionale ostensione della Sacra Cintola dal pulpito di Donatello è fissata alle 22.
Intanto oggi il sottosegretario agli Esteri, il pratese Giorgio Silli, consegnerà al vescovo Nerbini e al commissario Sammartino una lettera del ministro Antonio Tajani di sostegno alla città.
La lettera di Tajani
Eccellenza Reverendissima,
Egregio Commissario Prefettizio,
la cerimonia dell’ostensione del Sacro Cingolo, la sottile striscia di lana conservata nella cattedrale di Santo Stefano che secondo antiche tradizioni la Vergine donò a San Tommaso al momento della sua Assunzione e che fu portata in città dal mercante Michele Dagomari, mi offre l’opportunità per ringraziarvi per l’opera da voi svolta, diretta non soltanto ad alleviare la sofferenza delle famiglie nei momenti più difficili, esprimendo loro una collettiva partecipazione e solidarietà, ma anche a risvegliare nella coscienza di tutti i più alti valori che stanno alla base della civile convivenza. Nell’occasione verrà invocato aiuto e protezione affidando all’intercessione di Maria, venerata in città da secoli attraverso la preziosa reliquia.
Il Sacro Cingolo, simbolo per eccellenza di pace, richiama l’attenzione sui conflitti in corso e, in particolare, sulla sofferenza patita dalle comunità cristiane perseguitate negli scenari di guerra o nei paesi in cui la libertà religiosa viene negata. Libertà che considero una esigenza inalienabile della dignità di ogni uomo. Tra le priorità strategiche della diplomazia italiana, infatti, c’è l’impegno per favorire le condizioni all’esercizio dei diritti umani e delle loro libertà fondamentali. Ogni attentato al libero convincimento religioso, ovunque e comunque perpetrato, è negazione della democrazia ed offesa alla libertà del pensiero, alla dignità di ogni popolo e di ciascun essere umano. Per questo è forte il mio impegno nella continua difesa di chi è discriminato a causa della propria fede e nella promozione del dialogo interreligioso come strumento per rafforzare le iniziative di pace. Il mio obiettivo era, e rimane, quello di mantenere un dialogo aperto, trasparente e regolare con le confessioni religiose e con i governi, fondato sul riconoscimento della loro identità e del loro contributo specifico. Tale dialogo è necessario per rispettare i principi di un autentico pluralismo e per la costruzione di una autentica democrazia.
Di difesa delle comunità cristiane nel mondo ne ho parlato con Papa Leone XIV durante l’incontro ufficiale dello scorso 25 agosto. E’ stata un’occasione per ribadire l’eccellente rapporto tra Stato italiano e Santa Sede, improntato alla sintonia e alla collaborazione, come dimostrato anche nel corso del Giubileo ed ha offerto l’occasione per un approfondito scambio sulle principali questioni internazionali legate alla mediazione e agli impegni umanitari condivisi da Italia e Santa Sede. Tra queste, la crisi in Ucraina e il sostegno agli sforzi di pace e umanitari (incluso il ritorno dei bambini in Ucraina) e la situazione in Medio Oriente. Abbiamo quindi discusso dell’importanza delle iniziative congiunte nel sostegno ai bambini gravemente malati, in particolare tramite il protocollo d’Intesa tra il Ministero degli Esteri e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Il Sacro Cingolo, giova ricordarlo, è proprietà condivisa della Chiesa e di Prato. Chiesa e città: due realtà diverse tra loro e tuttavia strettamente legate, entrambe impegnate a servire il bene comune e ad offrire il loro concreto contributo quotidiano per una comunità lontana dall’ingiustizia e della violenza anche in una situazione economica non facile. Diocesi e istituzioni sono chiamate ad operare insieme per individuare prontamente soluzioni coinvolgendo i cittadini, le associazioni, i partiti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Prato. Ciascuno con una responsabilità diversa, ma con un obiettivo comune e condiviso, non lasciando indietro chi è fragile. Insieme hanno il compito di trovare sinergie virtuose, nel pieno rispetto della reciproca autonomia ed è normale che, dovendo servire il prossimo, si incontrino e interagiscano in stile di leale collaborazione. Non vi può essere opposizione, né separazione ma serve complementarietà tra l’azione della comunità politica di quella istituzionale e di quella ecclesiale. L’augurio sincero che vi voglio formulare è di costruire un tipo di città a misura umana, nella quale ciascuno possa sentirsi a proprio agio e avere adeguate opportunità di sviluppo personale. Contate sul mio pieno supporto per poter aiutare Prato a superare le difficoltà e non stancatevi mai di richiamarci con forza al dovere della coerenza, della moralità e del servizio.
On. Antonio Tajani – Vicepresidente consiglio dei ministri – Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale