MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Cenni e Caverni tornano in politica: "Il civismo piattaforma di idee"

I due imprenditori si rimettono in gioco con Toscana Civica, a sostegno del candidato di centrodestra Tomasi

I due imprenditori si rimettono in gioco con Toscana Civica, a sostegno del candidato di centrodestra Tomasi

I due imprenditori si rimettono in gioco con Toscana Civica, a sostegno del candidato di centrodestra Tomasi

Il ritorno alla politica attiva partendo dalla lista civica. Ieri, prima uscita ufficiale in polo Lacoste grigia per Roberto Cenni, ex sindaco di Prato e camicia bianca per Roberto Caverni, ex assessore della giunta Cenni e montemurlese d’adozione perché la sua azienda da un anno ha trovato casa in questo Comune. Saranno candidati nella lista “Toscana Civica“ a sostegno di Alessandro Tomasi, candidato per il centrodestra a governatore della Toscana. La pasticceria Betti in via Montalese ha ospitato la presentazione dei due candidati di punta, oltre a quelli locali. Cenni ha aperto l’incontro, senza troppa emozione ma con le idee parecchio chiare su quale potrebbe essere il futuro della Toscana, se ci sarà il cambio di passo. "Solitamente le liste civiche - ha esordito Cenni - non hanno capacità di attrazione ma oggi, nella nostra società, possono essere opportunità di aggregazione, sono una piattaforma di idee, di vicinanza alla gente, di ascolto dei problemi e l’opportunità di definire strategie. Il sistema clientelare che si è instaurato in Toscana va cambiato e si può fare solo riportando la gente a votare. Come? Parlando, spiegando le proposte sui giornali, sul web. Altrimenti, la competizione rimane solo la sfida fra i tifosi della politica ovvero i sostenitori del centro sinistra e del centro destra". Cenni si è soffermato poi sull’impoverimento dell’industria toscana e dell’artigianato: "Perché la Toscana si è ridotta così? Ai miei tempi si parlava della Silicon Valley che doveva nascere qui. In questi giorni, leggendo i servizi sulla scomparsa di Giorgio Armani mi ha colpito il fatto che si parla sempre di Milano ma la moda è nata a Firenze. Ecco, siamo riusciti a perdere anche questo primato che avevamo, questa considerazione. Ora è il momento di progettare la Toscana dei prossimi venti anni".

Roberto Caverni si è subito definito un "imprenditore prestato alla politica" anche se di politica ne ha fatta tanta: consigliere di circoscrizione, consigliere comunale e assessore a Prato e anche consigliere regionale. "L’esperienza in Regione - ha detto - mi fece capire molte cose. Era stato posto un limite a sei outlet a livello regionale ed ho visto nascere il settimo, quello di Barberino del Mugello. Il pensiero che mi ha guidato è stato questo: cosa posso fare da politico per gli altri? Oggi nella candidatura di Tomasi, vedo quello che avrei voluto essere io quando ero più giovane e per questo motivo, soprattutto per fare qualcosa per gli altri, mi sono rimesso in gioco".

Alessandro Tomasi trovandosi a Montemurlo ha riepilogato gli aspetti più importanti emersi nella Commissione d’inchiesta della Regione sull’alluvione e diverse sono state le domande dei cittadini. L’impegno è quello di ricostruire la filiera delle responsabilità: "I Comuni devono poter dare risposte omogenee, è da rivedere la legge del 2015 sulle allerte e soprattutto stabilire chi fa cosa: quando ci sono i soldi bisogna essere in grado di progettare e appaltare". Tomasi ha poi concluso pensando ai giovani: "Vorrei fare un grande patto con i giovani, perché restino a vivere e lavorare in Toscana". Marco Ciani, candidato dell’altra lista civica “E’Ora“ ha partecipato insieme alle altre candidate Sabrina Tabani (proviene dal Comitato Alluvionati di Montemurlo) e Chiara Guazzini, consigliera comunale a Poggio a Caiano. Ciani non ha nascosto il suo curriculum politico iniziato nella Dc e terminato un anno fa quando ha lasciato la tessera del Pd: "Non rinnego nulla del mio passato ma non potevo restare a guardare il decadimento della Regione. Nella vecchia politica a cui ero abituato si ragionava, ci si confrontava: oggi si punta alle rendite di posizione". Chiara Guazzini ha evidenziato l’esperienza di Poggio, passata al centro-destra: "L’alternanza politica fa bene".

M. Serena Quercioli