REDAZIONE PRATO

Buzzilab, ancora battaglia. L’esposto aggiornato sarà presto in procura: "Vogliamo chiarezza"

La seconda integrazione al documento del 2020 sarà depositata entro la fine della settimana: un ulteriore tassello dopo la lettera al ministero .

La seconda integrazione al documento del 2020 sarà depositata entro la fine della settimana: un ulteriore tassello dopo la lettera al ministero .

La seconda integrazione al documento del 2020 sarà depositata entro la fine della settimana: un ulteriore tassello dopo la lettera al ministero .

Per quanti hanno sempre sostenuto che la chiusura dell’ormai ex Buzzilab fosse una ingiustizia, l’estate 2025 ha portato quella risposta attesa da sei anni: il ribaltamento della sentenza con il pronunciamento del 20 marzo scorso della Corte dei Conti sezione II Giurisdizionale Centrale d’Appello. Quest’ultima ha assolto il precedente preside dell’Istituto, Erminio Mario Emilio Serniotti, e ha confermato l’assoluzione per i professori Giuseppe Bartolini e Paolo Borgiotti e per la dottoressa Manuela Marradi, per i fatti relativi alle lavorazioni conto terzi del Buzzilab. Una faccenda che da molta parte della città e in particolare da una fetta significativa del mondo imprenditoriale e politico viene considerata una ferita profonda. Ferita per la quale la città è tornata ancora una volta ad ingaggiare una battaglia per far sentire la sua voce e chiedere giustizia. Lo aveva già fatto con un esposto del 2020 sottoscritto da imprenditori, professionisti e cittadini. E ieri, come già successo cinque anni fa, a sottoscrivere una seconda integrazione all’esposto del 2020, è stato Fabrizio Tesi, presidente di Astri, l’Associazione tessile riciclato italiana. "La prima firma è stata la nostra. Ancora oggi siamo convinti del danno subito da Prato e il suo distretto per la chiusura del laboratorio", commenta Tesi. L’integrazione è stata preparata dall’avvocato Aldo Godi che ha seguito fin dall’inizio la querelle sul Buzzilab, riconosciuto fiore all’occhiello della scuola e della città. "Procederò entro la fine della settimana a presentare la seconda integrazione in procura presso la Corte dei conti – annuncia l’avvocato Godi – a seguito della sentenza della Corte d’Appello, depositata il 22 luglio scorso, con la quale si accerta, tra l’altro, l’illegittimità della chiusura del laboratorio di analisi nel 2019 e della legittimità invece dell’attività conto terzi svolta dal Buzzilab. Adesso riporteremo il plico in procura con la seconda integrazione, redatta alla luce delle recentissime novità giudiziarie". A questo punto se "l’ingiustificata chiusura ha privato non solo la scuola, ma anche il distretto e la citta di una eccellenza mondiale", per Tesi "è più che mai opportuno arrivare ad un epilogo della vicenda che accerti e sanzioni le responsabilità di questo insanabile, increscioso danno". La seconda integrazione sta quindi per arrivare a destinazione, ritenendo chea prescrizione possa essere considerata decorrente non dalla chiusura del laboratorio ma dal deposito della sentenza che ne ha accertato l’illegittimità. La battaglia è stata ingaggiata da imprenditori, cittadini e professionisti con il primo esposto del 2020, integrato lo scorso anno, in seguito alla sentenza di primo grado della Corte dei Conti. L’affaire Buzzilab risale a settembre 2019: il dirigente Marinelli fresco di nomina da parte dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, diretto da Ernesto Pellecchia, decise per un’auto sospensione in quanto secondo le nuove disposizioni amministrative e secondo l’Ufficio scolastico regionale, l’attività del laboratorio per conto terzi sarebbe diventata preponderante rispetto a quella a servizio della scuola. Di altra opinione il distretto ed i suoi principali imprenditori, che si chiedono a chi è giovata la chiusura del laboratorio perché per tutti ha rappresentato un danno per la città e la scuola, tanto che qualche settimana è partita fa una lettera alla volta del ministero dell’Istruzione con cui chiedere la rimozione del dirigente scolastico.

Sara Bessi