
Lorenzo Bruni
Tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, l’Italia non batteva la corazzata Serbia da tredici anni: era il 2012, Londra ospitava le Olimpiadi ed il Settebello del quale faceva parte un trentatreenne Stefano Tempesti superava i serbi per 9-7, conquistando medaglie e finale.
Un tabù superato due giorni fa, ai rigori, anche grazie all’apporto di Lorenzo Bruni. Il pallanotista pratese, che nella prima gara dei Mondiali di Singapore disputata (e vinta) contro la Romania sabato scorso aveva realizzato una tripletta (festeggiando al meglio la nascita del figlio secondogenito Ludovico) ha timbrato il cartellino anche nel secondo incontro della massima rassegna intercontinentale. Ha segnato un gol contro la formazione serba, per un match chiusosi sul 13-13.
E’ servita quindi la lotteria dei rigori per individuare la selezione vincitrice e alla fine l’hanno spuntata gli azzurri del commissario tecnico Alessandro Campagna (alla luce del 17-16 dopo i tiri di rigore).
Una vittoria che fa bene al morale, ma soprattutto alla classifica: Lorenzo e soci hanno praticamente già un piede e mezzo nei quarti di finale. Resta l’ultima sfida (stamani alle 7,45) contro la "cenerentola" Sudafrica, che si presenta come una formalità considerando che i sudafricani hanno perso sia contro la Serbia che contro la Romania subendo più di venti reti in entrambi i casi.
Il trentunenne di Prato sogna quella che per lui sarebbe la terza medaglia ai Mondiali, dopo gli argenti conquistati nel 2022 e nel 2024. E di questo passo, ci sono i margini per sognare.
Giovanni Fiorentino