
Il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, con le altre autorità in piazza della Repubblica. , durante la celebrazione dell’81esimo anniversario della Liberazione
"Quanto sta accadendo a Gaza è genocidio. Inaccettabile". Ecco la presa di posizione, netta, del sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, pronunciata durante la celebrazione dell’81esimo anniversario della Liberazione in piazza della Repubblica, giovedì scorso.
Tanti i cittadini e le associazioni presenti in piazza e i rappresentanti dei Comune di Vaiano, Vernio, Poggio a Caiano, Montale e della Provincia di Prato. Un trombettista della Filarmonica Verdi ha suonato il silenzio.
Nel suo discorso il sindaco Calamai ha ricordato gli anonimi gesti di eroismo compiuti da quei montemurlesi che 81 anni fa si ribellarono all’oppressione nazi-fascista e che offrirono protezione e aiuto ai soldati alleati, ai partigiani, agli antifascisti, a coloro che erano perseguitati dal regime. Gesti di resistenza e di resilienza contro la barbarie che il sindaco mette in relazione con il presente, perché la “memoria è viva” e può aiutarci a comprendere quanto sta avvenendo a Gaza, dove si muore per assicurarsi un sacco di farina, in Ucraina, in Sudan o nello Yemen, e sottolinea: "Oggi Montemurlo continua a resistere e a stare dalla parte di tutti quei popoli che non si arrendono alla guerra e alla violenza". Un richiamo forte alla pace e all’impegno civile in ogni contesto della vita: a casa, a scuola, nelle istituzioni:"La pace chiede una scelta netta. E io lo chiedo al nostro governo e lo chiedo alla nostra Europa: "Vogliamo essere costruttori di vita o complici della violenza? Perché terze vie non esistono. Finché una bomba varrà più di un abbraccio, saremo smarriti. Finché le armi detteranno l’agenda, la pace sembrerà follia. Perciò, spegnete i cannoni".